“Io e Motta siamo simili, non sono più l’allenatore che arrivò a Firenze” – .

“Io e Motta siamo simili, non sono più l’allenatore che arrivò a Firenze” – .
“Io e Motta siamo simili, non sono più l’allenatore che arrivò a Firenze” – .

Giovedì è iniziata ufficialmente la nuova avventura del Mister Vincenzo Italiano alla guida del Bologna. L’ex allenatore della Fiorentina è stato presentato in conferenza stampa dall’ad rossoblù Claudio Fenucci.

Queste le sue principali dichiarazioni: “Devo dire che sono molto emozionato perché avere questa bella opportunità di intraprendere questo percorso con professionisti che mi hanno voluto fortemente è bellissimo. Ringrazio il presidente e i consiglieri. Ci aspetta un anno importante: dovremo confermarci, dovremo giocare la Champions League dove vogliamo fare bene. Per il resto ho grande entusiasmo e ci sono tutte le condizioni per lavorare bene. Per me sarà la prima volta in Champions e vedere come il Bologna è cresciuto curioso di ritrovare i giocatori”, le parole raccolte da FirenzeViola.it.

A Bologna è stato fatto un lavoro straordinario puntando su giocatori non affermati. Ti aspetti una strategia di questo tipo o credi che Zirkzee e Calafiori possano far parte del futuro?
“Tutti i giocatori che l’anno scorso erano partiti sotto le aspettative si sono dimostrati all’altezza della situazione. Il Bologna ha avuto una crescita notevole e molte di queste sono arrivate anche all’Europeo. Non abbiamo ancora esplorato il futuro di alcuni giocatori. Ci prenderemo tempo per fare le scelte giuste e sono convinto che ci presenteremo bene”.

Guardando la proposta calcistica, quanto ti senti vicino al Bologna di Motta?
“C’è una somiglianza, soprattutto per quanto riguarda l’ampiezza dell’attacco, i centrocampisti sempre coinvolti, la punta centrale che deve far giocare bene la squadra… Siamo simili, poi ognuno ha le sue idee”.

Quali obiettivi ti ha chiesto di raggiungere l’azienda?
“È chiaro che il nostro obiettivo è confermarci, facendo bene in campionato e facendo bene in Champions League. Sono sicuro che usciremo da ogni partita a testa alta. Saremo pieni di impegni e di partite per prepararci ogni volta”.

Sei partito dal basso per arrivare in alto, cosa rispondi a chi giudica la carriera di un allenatore per aver perso tre finali?
“Spesso dimentichiamo come arriviamo alla finale. Credo che il percorso che ha portato alla finale con la Fiorentina abbia valore. Me lo ha ricordato anche un grande allenatore come Gasperini nell’ultima giornata di campionato. La speranza è che da parte mia ci sia modo di giocare altre finali e vincere questa volta”.

Cosa ti ha convinto a scegliere Bologna?
“Dopo aver superato la semifinale di Conference mi sono concentrato sulla preparazione della finale, poi c’è stata anche la ripresa del campionato e alla fine c’è stata tanta amarezza perché credevo in quella vittoria. Nei giorni successivi ho avuto modo di continuare a parlare con i direttori e non ci sono stati problemi. Sono miei collaboratori da tanti anni e adesso vedremo come integrarsi con alcune figure.

Qual è la curiosità principale del tuo arrivo a Bologna?
“Ogni professionista sa dove va a lavorare e capisce gli stati d’animo delle persone. Qui a Bologna so che la gente vuole vedere una squadra che ha la passione per il gioco, poi anch’io presto vorrò farmi conoscere dai tifosi, che ho già visto in piazza a festeggiare”.

Che Vincenzo Italiano arriva a Bologna e cosa rappresenta Bologna per te?
“Sicuramente sono cambiato rispetto all’allenatore arrivato a Firenze per allenare una squadra reduce dalla salvezza. Sono cambiato soprattutto per quello che sono riuscito a realizzare”.

È un rammarico non aver avuto un attaccante del calibro di Vlahovic?
“Il tempo è passato, ma siamo comunque riusciti a ottenere ottimi risultati con buoni giocatori in quella zona del campo. Avremmo potuto fare tutti meglio. Sono convinto che abbiamo concluso un buon triennio e se c’è un rammarico che porto con me è la finale di Atene e non essere riuscito a vincere un trofeo: mi sarebbe piaciuto rigiocare la partita contro l’Olympiacos un minuto dopo la fine della partita.”

Che step di crescita rappresenta per te Bologna rispetto a Firenze?
“La Champions League è qualcosa che aggiunge un nuovo traguardo al mio percorso. L’esperienza del Conference mi trova preparato nella gestione degli impegni, ma affronteremo squadre di grande valore”.

Leggi tutte le parole di Mister Vincenzo Italiano nella conferenza stampa qui!

 
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