«Parole volgari e offensive» – .

«Parole volgari e offensive» – .
«Parole volgari e offensive» – .

PADOVA – Venerdì scorso sul palco di piazza dei Frutti, identico a quello dove 40 anni prima Enrico Berlinguer pronunciò il suo ultimo discorso, Emma Ruzzon è stata citata più di chiunque altro da Elly Schlein. Ed è un segreto di Pulcinella che se fosse stata presidente del Consiglio studentesco di Bo almeno 25 anni, sarebbe stata candidata anche in Europa. A meno di una settimana da quella calca, Emma Ruzzon si è ritrovata al centro di un forte scontro interno all’ateneo. Tutto ruota attorno a un suo (lungo) commento a un post sulla pagina Instagram dell’Udu, l’Unione degli Studenti Universitari, in cui dà alcune “Baroni sionisti” ai suoi colleghi. Parole che hanno suscitato la dura risposta della rettore del Bo, Daniela Mapelli.

L’attacco di Emma Ruzzon

Il tema è la protesta filo-palestinese inscenata sotto le finestre di via VIII Febbraio, una manifestazione che, dopo aver danneggiato esami e lezioni, ha voluto impedire lo stesso Senato accademico, reo di non aver votato per interrompere le collaborazioni con le università israeliane. «Non mi dilungo per l’ennesima volta – scrive Ruzzon – su chi accusava parte dell’Udu di non aver fatto abbastanza per spiegare come il Senato accademico, sì, sia pieno di baroni sionisti con i quali noi (tre persone) ci troviamo a discutere non da allora ottobre, ma per anni, ogni volta, abbiamo votato contro gli accordi con Israele”.

Daniela Mapelli: «Campagna mediatica sempre più violenta»

«Le parole della senatrice accademica Emma Ruzzon, sul profilo ufficiale di Udu, sono volgari e gravi offensivo per tutte le persone che compongono il Senato accademico dell’Università di Padova e lesivo della dignità dell’ateneo – ha affermato Daniela Mapelli, rettore dell’Università di Padova, intervistata da Il Gazzettino – Il fatto è ancora più grave perché è stato compiuto da chi ha un ruolo istituzionale. Parliamo, inoltre, dello stesso Senato che ha preso posizione, con una mozione votata all’unanimità, contro le violenze inaccettabili che Gaza sta subendo. Abbiamo stanziato borse di studio anche per studenti provenienti dai territori palestinesi, come abbiamo sempre fatto per chi si trova in una zona a rischio. Ricordo inoltre che, d’accordo con la componente studentesca ma per volontà della governance, siamo uno dei tre atenei con la “no tax area” più alta in Italia, oltre ad aver fatto uno sforzo economico imponente per garantire e migliorare il diritto allo studio degli studenti”. Ciò che più ha infastidito il rettore è stato che questa volta l’attacco frontale proveniva dall’interno del Bo. «Ho accettato che il Campagna mediatica dell’Udu, sempre più violenta negli ultimi mesi, è diventato antipatico e diretto nei miei confronti – ha concluso Mapelli – ma non accetto che toni del genere si riverberino sui senatori accademici e, in generale, sul nostro Ateneo”.

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PADOVA – Venerdì scorso sul palco di piazza dei Frutti, identico a quello dove 40 anni prima Enrico Berlinguer pronunciò il suo ultimo discorso, Emma Ruzzon è stata citata più di tutti da…

 
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