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Giornata mondiale del donatore, Avis e Regione puntano all’autosufficienza per la Lombardia – .

Giornata mondiale del donatore, Avis e Regione puntano all’autosufficienza per la Lombardia – .
Giornata mondiale del donatore, Avis e Regione puntano all’autosufficienza per la Lombardia – .

Un appello a volti noti dello sport, dello spettacolo e della televisione a diventare testimonial dell’importanza della donazione di sangue e plasma. A lanciarlo è l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso. In occasione della 20esima Giornata Mondiale del Donatore, in programma oggi 14 giugno, Bertolaso ​​ha presentato a Palazzo Lombardia, insieme al presidente regionale dell’Avis Oscar Bianchi e a quella nazionale Gianpietro Briola telefonicamente da Roma, una serie di iniziative volte a raccogliere consapevolezza su questa tematica. È intervenuto anche Federico Brembati, trentatreenne bresciano, donatore da 15 anni e volontario dell’associazione.

«L’importanza della donazione – ha detto Bertolaso ​​– spesso si comprende solo quando si è coinvolti in un problema che richiede trasfusioni: un incidente stradale, una patologia o anche un parto complicato. In realtà sono molte le occasioni in cui una vita può essere salvata in ospedale solo se è disponibile la quantità di sangue necessaria per intervenire, basti pensare al caso del poliziotto Christian Di Martino, dipendente dello Stato accoltellato in una stazione di Milano. Se durante l’intervento effettuato all’ospedale Niguarda non avesse ricevuto più di 100 sacche di sangue, plasma ed emoderivati ​​sarebbe sicuramente morto”.

Anche da questa recentissima notizia, quindi, l’accorato appello ai personaggi pubblici affinché si impegnino in attività di prevenzione come hanno fatto nei mesi scorsi Zlatan Ibrahimovic e Ambra Angiolini. «Mi piacerebbe avere – ha aggiunto Bertolaso ​​– qualche calciatore o sportivo come il numero 1 del tennis mondiale Jannik Sinner o il neo campione europeo di salto in alto Gianmarco Tamberi al nostro fianco. Credo infatti che sarebbero i testimonial più efficaci”.

L’obiettivo di Regione e Avis Lombardia è proprio quello di raggiungere l’autosufficienza sanguigna e plasmatica sul territorio, sensibilizzando sempre più la popolazione e ampliando la base dei donatori volontari. «Purtroppo anche se siamo molto vicini ad arrivarci – ha sottolineato Bertolaso ​​– non abbiamo ancora la completa autosufficienza di sangue e plasma e su questo dobbiamo lavorare insieme ad Avis e alle organizzazioni che si occupano della donazione sul territorio . Abbiamo bisogno della collaborazione e della disponibilità di tutti. Per questo credo sia importante trovare testimoni illustri che possano aiutarci a fare pubblicità nel campo della salute e della prevenzione”.

Lo scorso ottobre la Regione Lombardia ha investito con una delibera di consiglio 2,6 milioni di euro, di cui 800.000 riguardano le tariffe di rimborso per l’attività di donazione del sangue e 1,8 milioni di euro per progetti di promozione e consolidamento della donazione del sangue realizzati in collaborazione con associazioni lombarde.

I dati del Bilancio Sociale 2023 di Avis Regionale Lombardia mostrano un aumento dei nuovi iscritti del 10,39% rispetto al 2022 (23.827 nel 2023 contro 21.584 nel 2022) e un aumento del numero totale dei donatori (261.811). Resta comunque stabile l’andamento delle donazioni (463.822, suddivise in 382.546 sacche di sangue intero, 76.237 di aferesi e 5.039 di altre donazioni). Per questo motivo l’obiettivo principale di Avis Regionale Lombardia è incrementarli.

«L’autosufficienza di sangue e plasma – ha aggiunto Oscar Bianchi – non è solo un obiettivo operativo, ma rappresenta anche un obiettivo di grande valore sociale e sanitario: significa poter contare su risorse interne, ridurre la dipendenza dai fornitori esterni e garantire un risposta rapida e adeguata al sistema sanitario. In questo periodo stiamo cercando di sensibilizzare gli attuali e potenziali donatori Avis sull’importanza della donazione, soprattutto del plasma, proprio per evitare di dover ricorrere all’acquisto sul mercato estero. Oggi siamo al 5% della popolazione che dona, quindi di fatto ne abbiamo ancora il 95% da sensibilizzare e coinvolgere. Come lo stiamo facendo? Fornire informazioni su quanti e quali prodotti sono realizzati con il plasma e gli usi che ne vengono fatti nelle strutture sanitarie. Spesso si dà per scontato che sangue e plasma siano “archiviati” in quantità sufficienti, ma non sempre è così”.

Anche Federico Brembati, giovane donatore e volontario Avis che ha lanciato un forte messaggio di sensibilizzazione, ha ribadito l’importanza del gesto della donazione. «Donare è un gesto tanto semplice – ha detto – quanto importante. E diventare volontario è altrettanto importante! Molto spesso i giovani non si avvicinano ad Avis per mancanza di tempo, ma basta davvero poco per fare la differenza. Con solo una piccola parte del loro tempo, possono contribuire a salvare vite umane e sostenere la comunità. Penso che sia un’opportunità per crescere, incontrare nuove persone e sentirsi parte di qualcosa di grande e significativo.”

 
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