Una battuta d’arresto per Brescia, soprattutto per il “sistema Brescia” che, nonostante dibattiti e proclami, non è mai riuscito a far decollare il proprio aeroporto. Il Consiglio dell’Unione Europea ha di fatto escluso l’aeroporto “Gabriele d’Annunzio” di Montichiari Dai “Corridoi Ten-T”, Trans European Network-Transport, che rappresenta la rete di trasporti dell’Unione Europea. Nell’approvare la nuova normativa, Bruxelles ha escluso l’aeroporto di Montichiari dagli 11 aeroporti “core”, cioè i più importanti per la mobilità transnazionale, e dai 22 comprensivi (aeroporti di interesse per i viaggi internazionali). .
Gli aeroporti di invece sono entrati negli comprensori Perugia, Rimini e l’Isola d’Elba. I numeri di Montichiari erano evidentemente troppo bassi. Gli ultimi dati pubblicati da Assoaeroporti, relativi ad aprile 2024, parlano di 745 passeggeri (+12,7% rispetto al 2023) e 2287 tonnellate di merci (-4,1%), la vocazione dello scalo.
L’esclusione, infatti, significa che Montichiari non potrà accedere alle gare del Programma Connecting Europe Facility, 40 miliardi di euro per lo sviluppo dei corridoi dell’Unione Europea.
“La notizia relativa al declassamento dell’Unione Europea sullo scalo di Montichiari lascia sgomento il sistema bresciano – ha commentato il presidente della Provincia di Brescia, Emanuele Moraschini -. Lavoriamo da anni perché questa struttura venga valorizzata e ora apprendiamo che non riceverà più finanziamenti. Siamo in Lombardia, uno dei motori d’Italia, dove ci sono altri tre aeroporti che sono al collasso. Montichiari è strategica, potrebbe applicarsi anche ai passeggeri e non solo alle merci. È vicino a Garda, una delle mete turistiche più importanti d’Italia; porterebbe economia e sviluppo ad una provincia già attiva, vivace, dinamica. Creerebbe posti di lavoro. Faccio appello ai neoeletti parlamentari europei bresciani affinché intervengano a sostegno del sistema bresciano e per rilanciare questo aeroporto, che merita di essere al centro di politiche attive e concrete”.
