«Dopo 20 anni li ripareremo» – .

Un piano da 46 milioni per rimettere in carreggiata le strade di Palermo: sei gli assi stradali che saranno oggetto di lavori tra cui Pallavicino-Mondello, Tribunale-Notarbartolo, via Roma, Ospedale pediatrico-Foro Italico, via Montepellegrino-Cimitero Rotoli, via Messina Marine-piazza XIII Vittime, a cui si aggiungono i lavori su via Liberta e via Crispi-Belgio (932mila euro per la prima, 1,7 milioni di euro per il secondo), rimasti fuori dall’accordo quadro siglato lo scorso 26 marzo ma che “nulla vieta che possano essere inseriti in un secondo momento”. È questo il piano del sindaco Roberto Lagalla, presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina (14 giugno) a Palazzo Palagonia. Lavori per un totale di quasi 9 milioni di euro, a cui si aggiungeranno circa 5 milioni di euro per interventi sulle radici degli alberi e sui marciapiedi che stanno creando non pochi problemi in città.

L’amministrazione comunale prevede di avviare e completare i lavori entro la fine di quest’anno e sta provando anche a cambiare l’albo delle imprese che si occupano di servizi metropolitani, annunciando una prima denuncia attraverso il corpo di polizia municipale «contro un’azienda che un’importante azienda che si occupa della fornitura di energia elettrica scavata in un luogo centrale della città senza autorizzazione – annuncia l’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Orlando – ha poi aggiunto senza fare nomi. Il sindaco ha poi precisato che le società principalmente coinvolte «sono Amap o Amg». Orlando ha poi ricordato le gravi carenze derivanti da una passata mancata pianificazione: “Ad oggi abbiamo predisposto una struttura di monitoraggio – spiega l’assessore – e effettuato circa 2.500 interventi sulle buche aperte sulle strade cittadine”.

Il sindaco era furioso nei confronti di alcuni consiglieri comunali e della stampa, colpevoli di “informazione incompleta” e di non “leggere le decisioni, invece di limitarsi ai documenti che arrivano in consiglio comunale”. Il sindaco sottolinea poi di aver «assistito ad un’apparente e improvvisa emergenza sulla questione della viabilità che, come è noto, non veniva mantenuta da oltre vent’anni – sottolinea Lagalla – che si fonda su un’apparente e immaginata incuria e inerzia di questa amministrazione. Avevamo programmato gli interventi da tempo, ma va ricordato che abbiamo trovato come ultimo bilancio il bilancio 2019 e quindi abbiamo impiegato un anno e mezzo per ricominciare a spendere un euro. Dobbiamo tutti prenderci cura di questa città: mi riferisco ad esempio all’abbandono dei rifiuti o al pagamento delle tasse. Insomma siamo tutti sulla stessa barca e remiamo su questa barca, poi se c’è polemica su tutto, beh questa discussione ci interessa poco”.

Il sindaco è poi intervenuto su via Roma, la terza strada più pericolosa della città con, secondo gli ultimi dati disponibili, 62 incidenti e 58 feriti, accusando un comitato e il vicepresidente della prima circoscrizione di essere “comitati autoreferenziali” , sfoggiando idee e progetti che «stiamo validando con la motorizzazione civile», ha detto Lagalla. Tra queste un piano semaforico e “la realizzazione di una pista ciclabile”, tanto auspicata dai ciclisti a cui ormai è interdetta via Maqueda, ma per la quale non ci sono ancora tempi certi. «Bisogna studiare – ha detto il sindaco – lavorare, predisporre le procedure e svolgere adempimenti complessi e burocratici. Serve una logica di sistema”.

«In questa città da vent’anni non viene effettuata la manutenzione stradale. Non vi è stata alcuna inerzia da parte della mia amministrazione. Avevamo programmato gli interventi, ma dovevamo mettere i conti in ordine prima di effettuare le spese che, in gran parte, ci è stato impedito di fare fino al 31 dicembre dello scorso anno. Adesso i soldi ci sono grazie ad un accordo quadro che può arrivare a 46 milioni”, ha detto Lagalla.

«Dopo aver rinforzato con personale le aree tecniche non protette – ha aggiunto Lagalla – negli ultimi mesi sono stati avviati i primi lavori di rappezzamento della viabilità e di monitoraggio che ci permettono di riqualificare i principali assi viari della città. Molti cantieri sono già aperti. Con 25 milioni interveniamo anche nel centro storico per il rifacimento e la sistemazione degli asfalti speciali. Abbiamo redatto un documento programmatico che ci permette di regolamentare i cantieri di tutte le imprese che operano lungo le strade, sia aziende private che società a compartecipazione. In passato abbiamo assistito ad ingerenze e sovrapposizioni di cantieri non controllati. Intanto con il Dipartimento Verde abbiamo definito un progetto da quattro milioni che ci permetterà di riparare i danni provocati dalle radici degli alberi”.

 
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