IN COPPA A KYLE HINES
«Kyle, insieme a Chacho e Gigi, ha cambiato un po’ quella che poteva essere la percezione dell’Olimpia Milano in Europa. Chacho aveva alzato la Coppa del suo primo scudetto, Gigi ha vinto questo immeritato MVP l’anno scorso (scherzo, ndr), mi sembrava giusto che anche Kyle potesse avere questo momento. Non so quali saranno le sue decisioni, non ho idea di cosa potrà o non potrà fare, ma mi sembrava giusto che nel corridoio del Forum ci fosse una foto di lui con la Coppa in mano”.
SUL FUTURO
«Scherzi a parte, non so cosa sarà. Adesso non è nemmeno giusto parlare di questa cosa. Abbiamo vinto un campionato ieri sera dopo una stagione molto lunga. È giusto godersi un attimo il momento, altrimenti si rischia davvero di far passare tutto troppo in fretta. Mai dare per scontato un campionato. Se ci fosse qualcosa lo direi, ora non c’è niente, non c’è niente da dire”.
SUL FLUIDO A LUNGA DURATA
«La chiave per me è allenarsi. Ho la fortuna di avere una moglie e una figlia a casa che sanno assolutamente qual è la mia priorità e quindi mi sostengono nel corretto recupero a casa. Mentalmente non è facile a volte, tanto che ho avuto momenti in questa stagione in cui sicuramente non sono stato brillantissimo, ma ho avuto compagni di squadra, amici, famiglia straordinari sempre al mio fianco. Finché il corpo è tutto attaccato, finché tutti i pezzi sono uniti, andrò, poi dovrò fermarmi.
SULLE FINALI LBA 2024
«Vincere gara 1 ha cambiato tutta la serie, anche psicologicamente. Inoltre secondo me hanno vinto meritatamente gara 2, ma noi l’abbiamo buttata via dopo aver creato un buon vantaggio. Avevo chiesto a Ettore di marcare Shengelia per due motivi. Innanzitutto perché lo considero un grande avversario, poi perché, essendo molto pericoloso in attacco, ha permesso a Nikola di essere un po’ più riposato nella metà campo offensiva dove è straordinario. Ha funzionato, è andata bene. Ma ci sono state tante altre chiavi, da Tonut a Belinelli, dalle performance di Napier, Flaccadori, Hines, Voigtmann”.
SUL RAPPORTO CON MESSINA
«La crisi è al settimo anno… Il nostro rapporto a volte è stato anche distruttivo, ma secondo me la cosa che vogliamo entrambi è il bene di questa società, di questa squadra. Lui ha le sue idee, io ho le mie idee, tutti abbiamo idee, a volte sono le stesse, a volte sono diverse. Rende le sue idee molto chiare e sicuramente non sono il tipo che si tira indietro. Ma tutto è finalizzato al bene della squadra, al risultato comune, perché alla fine non vinco solo io, non vince solo lui, ma vinciamo tutti insieme”.
