la parola aborto è assente – .

Brindisi, 14 giugno 2024 – Stanno filtrando voci in merito comunicato finale del G7 che si tiene in questi giorni Puglia. È l’Ansa a prenderne visione e diffonderne via via i punti salienti. Di seguito un riepilogo dei contenuti (in fase di aggiornamento). In occasione dei Giochi Olimpici di Parigi è stata chiesta una tregua per “costruire un mondo pacifico e migliore attraverso lo sport e l’ideale olimpico”. Adnkronos.

Dopo le polemiche sulabortonon menzionato nella dichiarazione, è incluso nel caso Diritti LGBT, che vengono ribaditi nella dichiarazione finale. I sette leader si dicono “preoccupati per la riduzione dei diritti delle donne, delle ragazze e delle persone LGBTQIA+ in tutto il mondo, soprattutto in tempi di crisi”.

I leader, riuniti a Borgo Egnazia, hanno ribadito il loro “appello per la smantellamento completo, verificabile e irreversibile di tutte le armi di distruzione di massa e missili balistici della Corea del nord“.

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Riepilogo

Innanzitutto la questione Taiwan. Nel comunicato visionato dall’Ansa si legge: “Ribadiamo che il mantenimento della pace e della stabilità nello Stretto di Taiwan è indispensabile per la sicurezza e la prosperità internazionale”. È ancora. “Non c’è alcun cambiamento nelle posizioni di base dei membri del G7 su Taiwan, comprese le loro politiche dichiarate su ‘Una Cina’. Chiediamo una soluzione pacifica delle questioni relative alle due sponde dello Stretto. Rimaniamo seriamente preoccupati per la situazione nel Mar Cinese Orientale e Meridionale e ribadiamo la nostra forte opposizione a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo attraverso la forza o la coercizione”.

Il vertice condanna fermamente “la complicità del regime bielorusso nella guerra della Russia contro l’Ucraina”. I leader esprimono la loro “preoccupazione per la continua repressione da parte del regime dei media indipendenti, della società civile, dell’opposizione e dei cittadini che esprimono pacificamente le loro opinioni”. Anche nel mirino trattamento riservato da Minsk ai prigionieri politici, di cui si chiede la “liberazione immediata e incondizionata”.

Verso l’ora di pranzo l’agenzia americana Bloomberg rilancia una bozza del comunicato in cui il riferimento alla tutela del “dellidentità di genere e orientamento sessuale” dal Comunità LGBT – presente nel comunicato finale del G7 di Hiroshima. Pochi minuti dopo, fonti della presidenza italiana smentiscono “totalmente” questa ricostruzione, che definiscono “infondata”. Così è l’Ansa a riferire di aver visto il comunicato finale del vertice, dove i leader esprimono “forte preoccupazione per la riduzione dei diritti delle donne, delle ragazze e delle persone LGBTQIA+ in tutto il mondo, soprattutto in tempi di crisi”. Il testo prosegue: “Condanniamo fermamente tutte le violazioni e gli abusi dei loro diritti umani e delle libertà fondamentali”. Il G7 riafferma “l’impegno per la parità di genere”.

Il G7 esorta ancora una volta Israele a farlo abbandono l’idea di uno grande offensiva su Rafah. “Siamo profondamente preoccupati per le conseguenze civili delle operazioni di terra a Rafah e per la possibilità di un’offensiva militare su larga scala che avrebbe ulteriori conseguenze disastrose per i civili. Chiediamo al governo di Israele di astenersi da tale offensiva”. Sostegno incondizionato verso Il piano di Biden “il che porterebbe a a cessate il fuoco immediato a Gaza, al liberazione di tutti gli ostaggiad a un aumento significativo e duraturo del flusso di assistenza umanitaria attraverso Gaza e una fine duratura della crisi, garantendo gli interessi di sicurezza di Israele e l’incolumità dei civili palestinesi a Gaza – si legge nel comunicato finale -. Ribadiamo il nostro appello ad Hamas affinché accetti e attui pienamente e inequivocabilmente la proposta di cessate il fuoco ed esortiamo i paesi con influenza su Hamas a contribuire a garantire che lo faccia”. I leader hanno chiesto specificamente l’unificazione della Cisgiordania e di Gaza sotto l’Autorità nazionale palestinese, che “intraprenderà riforme essenziali per consentirle di adempiere alle proprie responsabilità in Cisgiordania e, all’indomani del conflitto, a Gaza”.

Il G7 chiede “all’Iran di smettere di sostenere la guerra della Russia in Ucraina” e di “non trasferire missili balistici e relativa tecnologia” a Mosca. “Siamo pronti a rispondere in modo rapido e coordinato, anche con misure nuove e significative”. I Sindaci chiedono inoltre che “l’Iran cessi le sue attività dannose e le azioni destabilizzanti in Medio Oriente”, dicendosi “pronto ad adottare ulteriori sanzioni”.

Nel Dichiarazione finale del G7 non vi è alcun riferimento all’“aborto” ma al “salute sessuale e riproduttiva“. “Ribadiamo – si legge nel documento visto da Askanews – i nostri impegni nel comunicato dei leader di Hiroshima per l’accesso universale a servizi sanitari adeguati, accessibili e di qualità per le donne, compresa la salute sessuale e riproduttiva e i diritti per tutti”.

“Condanniamo fermamente il continuo sviluppo da parte della Corea del Nord del suo programma di missili balistici”, si legge nella dichiarazione finale del vertice di Borgo Egnazia, che condanna anche “nei termini più forti la crescente cooperazione militare tra Corea del Nord e Russia, comprese le esportazioni della Corea del Nord e gli approvvigionamenti della Russia dei missili balistici nordcoreani in diretta violazione delle pertinenti UNSCR, nonché dell’uso di questi missili da parte della Russia contro l’Ucraina”.

 
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