vernissage della mostra dedicata a Vincenzo Sciamè a dieci anni dalla scomparsa – .

L’affetto e la stima della città di Velletri nel ricordo di un grande artista che, a dieci anni dalla sua prematura scomparsa, dimostra attraverso la numerosa presenza di cittadini e l’apprezzamento per le sue opere di aver lasciato il segno nella comunità e di continuare a vivere attraverso i suoi dipinti. Con queste poche parole possiamo riassumere l’intensa emozione del vernissage della mostra “La vita a colori. Vincenzo Sciamè. 1941-2014” organizzata dall’Atelier Rosso Sciamè con il patrocinio del Comune di Velletri, dell’Ecomuseo della Terra Amena e del Sistema Castelli Romani presso la Sala Paolini Angelucci del Museo Diocesano.

La mostra si è aperta in un clima estremamente amichevole e coinvolgente, alla presenza di tanti amici, cittadini e appassionati di storia dell’arte. La moglie e la figlia di Vincenzo, Mary e Katy, hanno ricordato l’uomo e l’artista a dieci anni dalla sua morte, avvenuta nel 2014. Mary Di Trapani Sciamè, non senza emozione, ha detto che “la vita di Vincenzo continua nei suoi colori, nei suoi sogni e nelle sue visioni”.

Vincenzo Sciamè nasce nel 1941 a Sambuca di Sicilia, per poi trasferirsi a Velletri negli anni ’80 e diventare parte attiva della comunità come insegnante e artista. Persona cortese, generosa, affabile, ha lasciato un ricordo positivo in tutti coloro che lo hanno conosciuto ma soprattutto si è fatto conoscere sia in Italia che all’estero grazie alla bellezza dei suoi dipinti. Celebra l’uso del rosso, un colore estremamente evocativo come il verde che caratterizza invece uno dei cicli pittorici più apprezzati e tragici, quello del “Bradisismo”.

Un dipinto, quello di Sciamè, fortemente onirico e simbolico che ha trovato la giusta collocazione all’interno della splendida sala inserita nel complesso vescovile. I familiari di Vincenzo Sciamè hanno accolto il vescovo, monsignor Stefano Russo, che si è detto onorato di poter ospitare iniziative del genere all’interno della Curia. Parole di apprezzamento e stima sono state espresse anche dal sindaco Ascanio Cascella, che ha raccontato anche alcuni ricordi personali dell’artista. Sono poi intervenuti il ​​critico d’arte Renato Mammucari, che ha assimilato i vari toni rossi utilizzati da Sciamè nei suoi dipinti ai battiti del cuore per una pittura a misura d’uomo, e la dottoressa Silvia Sfrecola Romani, coordinatrice dell’Ecomuseo della Terra Amena, che nel ribadire la grandezza dell’operazione messa a punto dalla famiglia Sciamè – quella di mantenere aperto un Atelier nel centro storico con tutte le opere del pittore – ha sottolineato la necessità di costruire una rete che valorizzi tutti gli artisti contemporanei di Veliterno, precisando come ogni arte sia contemporanea e auspicando che si possa presto trovare una sede espositiva divenuta ormai necessaria nella vivace realtà di una città di 60.000 abitanti.

Il vernissage è proseguito con vivo apprezzamento da parte dei presenti che hanno potuto ammirare alcuni dei dipinti più simbolici di Vincenzo Sciamè. A corredo della mostra è stato distribuito gratuitamente anche un catalogo illustrativo dove, tra l’altro, sono presenti la foto con Claudia Cardinale scattata in occasione di una mostra dedicata a Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, su cui Sciamè ha lavorato molto, e quella con Stefania sono state stampate. Sandrelli, attrice che scelse Vincenzo per un ritratto personale. La mostra resterà aperta nei fine settimana dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, fino al 23 giugno. Un’occasione imperdibile per rendersi conto di quanta bellezza e quanta arte hanno toccato e continuano a toccare il nostro territorio e soprattutto un modo di immergersi in dipinti dal significato profondo che fanno perdere l’occhio dello spettatore all’interno del dipinto.

 
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