“Si parla di stagione fallimentare, in realtà non è così” – .

“Si parla di stagione fallimentare, in realtà non è così” – .
“Si parla di stagione fallimentare, in realtà non è così” – .

Il capitano di Gubbio Andrea Signorini ha parlato a gubbiofans.it della stagione che si è da poco conclusa con l’eliminazione dai playoff per mano del Pescara: “Molti hanno parlato di grande delusione. Forse perché siamo usciti al primo turno. Si parlava addirittura di una stagione infruttuosa. In realtà non è così. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo concluso al quinto posto facendo un ottimo campionato. È vero, ci siamo persi i playoff già all’andata, ma ormai sappiamo che i playoff sono speciali e con un tiro puoi fare gol: così. a noi è successo contro il Rimini. È anche vero che in campionato abbiamo perso diversi punti strada facendo, si poteva fare qualcosa in più, ma non possiamo dimenticare che il piazzamento è stato ottimo, tra i migliori degli ultimi dieci anni per il Gubbio”.

Sulla Carrarese, vincitrice dei playoff: “Devo dire che ho sempre pensato che siano una grande squadra perché hanno portato avanti un progetto mantenendo una buona struttura e facendo inserimenti importanti, ma soprattutto con l’arrivo di mister Calabro hanno hanno fatto una marcia in più. Dal terzo posto in classifica avevano un buon vantaggio ed erano anche molto bravi. Inoltre serve anche un po’ di fortuna perché il Vicenza è arrivato alla finale playoff un po’ danneggiato da infortuni e squalifiche. Anzi, complimenti a loro. E aggiungo: a parte Cesena, tra le squadre che abbiamo incontrato durante la stagione, dico che i marmisti erano tra i più forti”.

Le differenze tra Torrente e Braglia: “Dico che sono due allenatori vincenti. Braglia ha vinto tanto in carriera e ci ha dato tanto. Posso dire la stessa cosa di Torrente. Da parte mia ho di loro solo ricordi positivi perché posso dire che a livello personale sono sempre state persone oneste. Alla fine contano i risultati. Praticamente con loro abbiamo fatto i playoff a Gubbio, mancavano da tanti anni. Senza dimenticare in che dimensione ci troviamo: a Gubbio c’è una società che non vuole spendere il più possibile perché è giusto che sia così, quindi non è così facile competere nei massimi campionati. Eppure ci siamo riusciti comunque. Braglia si è dimesso perché ritiene che un ciclo sia finito, come del resto ha detto Mignemi. È un peccato perché hanno funzionato bene. Adesso toccherà alla società trovare la nuova figura giusta perché deve pianificare sia la preparazione che il mercato estivo”.

Infine sul nuovo direttore sportivo Degli Esposti: “Non lo conoscevo e in verità non gli abbiamo ancora nemmeno parlato. Ma penso che ora sia impegnato in altro, prima di tutto dovrà trovare il nuovo allenatore e insieme dovranno fare le prime valutazioni. Serve sinergia tra gli allenatori. e ds, altrimenti non ha senso”.

 
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