Ad un passo dalla tragedia ad Ancona, si tuffano e salvano una famiglia in mare. “Abbiamo fatto solo il nostro dovere” – .

Ad un passo dalla tragedia ad Ancona, si tuffano e salvano una famiglia in mare. “Abbiamo fatto solo il nostro dovere” – .
Ad un passo dalla tragedia ad Ancona, si tuffano e salvano una famiglia in mare. “Abbiamo fatto solo il nostro dovere” – .

Ancona, 15 giugno 2024 – Dal divertimento al terrore. E poi ancora dal terrore alla vita. Vita che continua grazie a a salvataggio eroico in mare, ieri pomeriggio, da due giovani di Torretta che, vedendo una piccola famiglia cinese in pericolo di annegamento, si sono tuffati per primi e hanno tratto in salvo due ragazze e un ragazzo che si erano avventurati in mare per una delle prime uscite stagionali nuota.

Non ci hanno pensato due volte, il 25enne Nicola Fiorillo e il 24enne Lorenzo Papili. Alle prime grida di “Aiuto, aiuto, aiuto”, seguite da “aiuto”, si sono alzati da sotto l’ombrellone per correre verso la riva. Poi l’immersione tra le onde di a mare che, seppure pianeggiante e apparentemente mite, si trova sempre nel tratto antistante la spiaggia libera di Torrette insidiosose non si conoscono le altezze, le correnti ed i pericoli.

Due braccia verso il corridoio tra le scogliere, circa quaranta metri dalla battigia. Da dove vengono quelli urla disperate di una donna di 25 anni di origine asiatica. Con lei anche io i suoi fratellini, UN bambino piccolo dotato di braccioli e a piccola ragazza tra i 10 e i 12 anni. Proprio quest’ultimo era quello più in difficoltà.

A terra, nei minuti successivi, faranno intendere che il la corrente li aveva spinti oltre il punto sicuro, quello dove tocchi. Poco prima, però, è stato quando la 12enne è finita con la testa sott’acqua che è scoppiato il panico. Avrebbe cominciato a ingerire liquidi, quella giovanissima. E avrebbe perso il controllo, rischiando di affondare. E una mezza giornata di spensieratezza è arrivata così vicina a trasformarsi in una tragedia.

Se non fosse stato, però, per la tempestività e la coraggio di Nicolas Fiorillo e Lorenzo Papili che ha capito la situazione e non è rimasto indifferente. “Quando abbiamo sentito le urla – spiega Nicolas a Carlino – mi sono subito buttato in acqua e ho cercato di raggiungere quelle tre persone. Erano arrivati ​​vicino alle scogliere, il mare li aveva portati al largo e non potevano più toccarsi. Erano terrorizzati. Il più grande urlava e piangeva, anche il più piccolo era molto spaventato. Il dodicenne, però, era chiaramente nei guai. L’ho messa con la testa fuori dall’acqua e le ho messo sulle spalle quello grande e quello piccolo, cercando di nuotare verso un punto in cui si toccassero”.

Ed eccolo lì vicino Lorenzoche a sua volta prese il dodicenne tra le sue braccia e dice: “L’ho accompagnata a riva, tossiva e vomitava. Lei era molto scosso e testato”. Ma vivi. Tanto che, quando la spiaggia è tornata alla normalità, la famiglia cinese (oltre ai tre c’era anche un’altra sorella minore che non era in acqua) si è avvicinata alla posizione dei due giovani del quartiere, proprio per ringrazia i suoi angeli custodi: “Mi hai salvato la vita”, il significato delle parole pronunciate dall’adolescente.

Il che, in una foto toccante destinata a diventare presto virale, lo ha fatto abbracciammo Nicolas e Lorenzo. Un affettuoso abbraccio per averle permesso di guardare avanti.

“Ma non chiamateci eroi – concludono i due torreggianti –. Abbiamo fatto quello che avrebbero fatto tutti”. Con un dettaglio: senza parlare, senza perdere tempo, hanno agito. Lucido e veloce, preciso e deciso. Bravi ragazzi, per aver saputo trasformare un pomeriggio che stava assumendo i contorni del dramma, in un’emozionante storia di altruismo e coraggio. Scrivere e raccontare.

 
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