«STRANIERO CONDANNATO PER TERRORISMO ESPULSO E SCORTATO AL CPR DI GORIZIA» – .

09.38 – sabato 15 giugno 2024

Qui a Bolzano aveva trovato rifugio un 40enne mediorientale, condannato a 4 anni di reclusione dal Tribunale di Trento per il reato di associazione per delinquere con finalità di terrorismo, e a 4 anni e 10 mesi di reclusione in 2021 del Tribunale di Bolzano per abusi in famiglia.

Disoccupato, dopo aver scontato la pena detentiva ed aver recentemente ottenuto la libertà, il soggetto viveva in una stanza presa in affitto presso un suo connazionale, senza svolgere alcuna attività lavorativa in modo continuativo.
Nel 2008 gli è stato riconosciuto lo status di rifugiato politico, titolo poi revocato dalla Commissione nazionale per il diritto d’asilo. Nel 2021 ha presentato una seconda domanda di protezione internazionale, che la Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Verona ha respinto. Il Tribunale di Venezia ha successivamente rigettato il ricorso in considerazione della gravità delle accuse emerse e provate nel corso delle sentenze di sentenza, ritenendo che il ricorrente non corra alcun rischio in caso di rimpatrio. Il soggetto faceva parte dell’Associazione “JWEB” di Merano, che si occupava di preparare gli estremisti islamici disposti a compiere attentati in Europa e nel mondo.

In considerazione di quanto sopra, nonché dell’assoluta pericolosità sociale dimostrata dal soggetto e accertata nel corso del dibattimento, il Questore di Polizia della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori, nel pomeriggio di ieri, ha emesso nei suoi confronti DECRETO DI ESPULSIONE, con contestuale trattenimento. Ordine presso il Centro Permanenza Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), dove è stato già portato ieri sera con scorta rinforzata dagli agenti della DIGOS e dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Bolzano, e dove resterà per un breve periodo. tempo possibile, in attesa di essere imbarcati al più presto su un volo diretto al Paese di origine.

È fondamentale che le misure di espulsione si rendano effettive con il concreto allontanamento dal contesto urbano di coloro che, come in questo caso, rappresentano una minaccia concreta e attuale per la sicurezza dello Stato e dei cittadini – ha evidenziato il commissario Sartori -. Questo tipo di attività della Polizia di Sicurezza per il contrasto all’eversione e al terrorismo è finalizzata ad impedire l’radicamento nel nostro territorio di soggetti stranieri, spesso privi dei requisiti necessari per risiedere nel nostro Paese, che con i loro comportamenti suscitano particolare allarme sociale e compromettono la convivenza civile” .

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Reggio Calabria, al via la conclusione della settima edizione del Med Youth Meeting – .
NEXT trulli, golf car e sguardi velenosi – .