Precariato e autonomia, l’iniziativa della CGIL a Cosenza – .

Precariato e autonomia, l’iniziativa della CGIL a Cosenza – .
Precariato e autonomia, l’iniziativa della CGIL a Cosenza – .

Si è tenuto ieri a Cosenza l’iniziativa “I mille volti del lavoro precario”. All’evento, organizzato dalla CGIL Cosenza, hanno partecipato il segretario nazionale CGIL Cosenza Pino Gesmundo, il segretario generale CGIL Calabria Angelo Sposato, il segretario generale CGIL Cosenza Massimiliano Ianni, la segretaria CGIL Cosenza Teresa Aiello, il sindaco di Cosenza Franz Caruso, la docente di Politica economica all’Unical Rosanna Nisticò, nuova eurodeputata e docente di Economia del lavoro all’Università Roma Tre Pasquale Tridico. Presente solo per un breve saluto dovuto agli impegni era l’arcivescovo della diocesi di Cosenza Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato.

Le parole del segretario generale della CGIL Calabria

“È necessario – ha affermato il Segretario Generale della CGIL Calabria Angelo Sposato – spezzare le catene che tengono il lavoro prigioniero dello sfruttamento e liberarlo. Ecco perché abbiamo voluto i referendum, ecco perché dobbiamo sostenere i contratti collettivi aggiungendo il salario minimo. Solo chi non conosce il disagio di milioni di lavoratori e ha la pancia piena non può capirlo. La questione dei salari e del lavoro scadente sono la vera emergenza nel nostro Paese e in Calabria”.

“Giovani – – aggiunse Sposato – scappano perché non vogliono più essere sfruttati con salari da fame e le classi dirigenti non possono far finta di non vedere gli stenti. Il governo Meloni ha abbandonato il Sud e lasciato nella povertà milioni di persone eliminando l’unico mezzo di sostentamento delle famiglie. La politica deve assumere un ruolo di orientamento per gli investimenti pubblici delle partecipate calabresi che fuggono come stanno facendo Tim, Enel, Eni. La sinistra deve tornare ad essere sinistra se ne è capace. I dirigenti che si fingono di sinistra e poi votano leggi contro i lavoratori non sono tali e dovrebbero fare un passo indietro. Nei prossimi giorni si ritornerà sull’Abramo, sugli stagisti, sulle vertenze di Amaco, sulla bonifica antiveleni di Crotone. In Calabria serve una rivoluzione culturale e di coscienza e questa può avvenire attraverso il dialogo con le persone, nelle piazze, nei luoghi di lavoro, tra la gente”.

“È necessario – ha concluso – un nuovo regionalismo del Sud da contrastare con questo scellerato disegno di autonomia differenziata che va combattuto. E se dovesse essere approvato dal Parlamento inizieremo la raccolta firme per i referendum”.

L’intervento di Cgil Cosenza e Nazionale

E a proposito di autonomia differenziata, l’ Il segretario nazionale della CGIL Pino Gesmundo si è rivolto al governatore Occhiuto: “Non limitatevi alle dichiarazioni. Produrre documenti formali da presidente della Regione chiedendo la revoca del provvedimento e impegnarsi a firmare la richiesta di referendum se verrà approvata dal Parlamento”.

“Il disegno di legge sulle autonomie differenziate – Lo ha affermato il segretario generale della CGIL Cosenza Massimiliano Ianni – rappresenta un crimine contro la nostra storia, contro la nostra Costituzione. Un colpo mortale che devasta il welfare, privatizza la sanità e cancella i nostri diritti. A noi spetta il compito di far comprendere che la precarietà sociale esistenziale del lavoro è all’origine della crisi di democrazia che stiamo vivendo ed è la causa prima della divisione sociale”.

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