Prima e dopo il servizio scolastico a Piacenza, inizia la raccolta delle firme dei genitori in segno di protesta. Là petizione online, pubblicata sulla piattaforma Change.org, partito nel tardo pomeriggio del 14 giugno. La richiesta, comprensibilmente, è che il servizio resti gratuito per le famiglie. Una mobilitazione innescata da comunicazione da parte delle scuole di fine anno scolastico e che fa seguito alla decisione del Comune di Piacenza di rivedere l’impegno dei volontari Auser inizialmente impiegati a sostegno delle attività scolastiche. Un’attività che non prevedeva alcun contributo da parte dei genitori, a differenza di quanto potrebbe accadere a partire da settembre 2024, al rientro in classe.
Ecco le motivazioni della raccolta firme:
“Siamo un gruppo di genitori piacentini, delusi dall’intenzione del Comune di eliminare, a partire dall’anno scolastico 2024-2025, il servizio di pre e dopo scuola fornito fino ad oggi quasi gratuitamente dai volontari dell’Auser per sostituirlo con un servizio offerto da altre organizzazioni, con un costo incrementale medio che dovrebbe aggirarsi intorno ai 400 euro all’anno per bambino” si legge su Change.Org. “Come al solito, invece di fare politiche a favore delle famiglie, frughiamo nelle tasche dei genitori. Dire che non ci sono soldi, crediamo, è ipocrita e indifendibile. Con buona pace di tutti i discorsi sul welfare, sulla difesa della famiglia e tutti i bei discorsi sul calo demografico, che diventano presto carta straccia. Con questa petizione si vuole chiedere al Comune di Piacenza di fare un passo indietro rispetto a questa decisione e di riconfermare il servizio di pre e dopo scuola offerto fino ad ora. Crediamo che non si possa accettare una scelta anacronistica di questo tipo senza far sentire la nostra voce. Vi preghiamo di firmare la nostra petizione e di sostenere il nostro appello per mantenere i costi scolastici gestibili e accessibili per tutti”.
