Castellammare di Stabia (Na). Gigi Vicinanza si è insediato come sindaco appena ventiquattr’ore fa e già circolano le prime rivendicazioni per rivendicare la vittoria del campo largo, più probabilmente per conquistare uno dei sette seggi comunali.
Le chiacchierate dei candidati sono ancora i testimonial protagonisti degli umori della politica stabiese. La frase che circola, non è chiaro se sia stata scritta da un candidato o da un promotore della lista – Con la vicinanza cittadina al sindaco – tende a sminuire i partiti favorevoli ai “100 derisi dalla politica politica sono diventati un bella realtà”. Questa frase, pensata per innescare una discussione per il tempo strettamente necessario a fare due chiacchiere sotto l’ombrellone, apre gli occhi su un’altra prospettiva. Per arrivare a ventiquattro candidati, la lista del sindaco doveva includere candidati del PSI e del Bene Comune. Tant’è che i due candidati eletti in questa lista sono due personalità che hanno già ricoperto in passato il ruolo di consigliere comunale.
In queste ore comincia pian piano ad aumentare la pressione per trovare un quadro di consiglieri da designare nei partiti e nelle liste civiche, in totale sono dieci quelli che hanno eletto almeno un consigliere comunale. Non emergono altri nomi di candidati al consiglio, tutti concentrati sul numero di “incarichi” da assegnare. Tra le voci che circolano c’è l’ipotesi di assegnare due dipartimenti al Pd, due dipartimenti alla lista dei Cento, un dipartimento di rilievo per democratici e riformisti e un dipartimento al M5S. Ne rimarrebbe uno da assegnare alle altre liste. Insomma, con sette posti a disposizione, dieci liste da soddisfare e nessuna partecipata appetibile per Vicinanza, si aspettano trenta giorni di fuoco.
Per ora il ruolo del presidente del consiglio comunale non è ancora compreso tra gli incarichi da assegnare alla maggioranza, l’obiettivo è trovare, tra gli eletti del centrosinistra, una personalità che sappia creare anche una sintesi con l’opposizione per garantire il corretto confronto istituzionale.
