lunedì la Giunta libera i dirigenti – .

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Da un lato c’è un Consiglio che potrebbe cambiare completamente assetto, dall’altro il post-elezioni europee che dovrebbe sbloccare la questione delle nomine dei dirigenti sanitari. All’ordine del giorno del consiglio regionale, convocato per lunedì, c’è la nomina dei 18 direttori generali, designati a fine gennaio ma ancora in carica come commissari: Daniela Faraoni all’Asp di Palermo, Giuseppe Laganga Senzio a Catania, Giuseppe Cuccì a Messina, Giuseppe Capodieci ad Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra a Caltanissetta, Mario Carmelo Zappia a Enna, Giuseppe Drago a Ragusa, Alessandro Caltagirone a Siracusa e Ferdinando Croce a Trapani. A loro si aggiungono Walter Messina al Civico di Palermo, Roberto Colletti al Villa Sofia-Cervello, Giuseppe Giammanco al Garibaldi di Catania, Salvatore Emanuele Giuffrida al Cannizzaro, Catena Di Blasi al Papardo di Messina, Maurizio Letterio Lanza al Bonino Pulejo. E, ancora, i responsabili dei Policlinici: Maria Grazia Furnari a Palermo, Gaetano Sirna a Catania e Giorgio Giulio Santonocito a Messina.

Le nomine, congelate in campagna elettorale, aprono la prossima partita, quella delle nomine dei direttori sanitari e amministrativi delle Asp e degli ospedali. E si inseriscono nell’ormai inevitabile valzer di seggi nel consiglio Schifani. In gioco c’è anche la delega dell’assessore Giovanna Volo alla sanità, alla quale aspirano in molti. Cerca l’ala della Forza del primatista di preferenza Edy Tamajo, che potrebbe optare per questa soluzione se non andasse a Bruxelles. E resta in piedi l’altra ipotesi di brand forzista, con Caterina Chinnici.

Ma è un puzzle game, in cui sono previsti molti più movimenti. Perché Tamajo potrebbe lasciare le Attività Produttive e il suo compagno di partito Marco Falcone, eletto anche lui in Europa, dirà addio all’Economia. Mentre il vertice Agricoltura è ancora vacante, dopo le dimissioni del leghista Luca Sammartino, in seguito all’inchiesta che lo ha coinvolto. Infine dovrebbe muoversi la meloniana Elena Pagana, moglie del neoeletto europeo Ruggero Razza: potrebbe lasciare il posto a Giusy Savarino.

L’opposizione incalza Schifani: «La Sicilia sta morendo. La siccità sta provocando danni incalcolabili e il rischio incendi potrebbe trasformarsi in emergenza – dice il leader del gruppo 5 Stelle, Antonio De Luca – La ricreazione della campagna elettorale è finita ed è tempo di pensare ai problemi dell’Isola . Per il rimpasto non vediamo l’ora che il Parlamento europeo entri in carica a metà luglio”.

 
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