Giorno della Laurea 2024 dell’Università degli Studi di Siena. – .

Pomeriggio di festeggiamenti oggi a Siena per i nuovi dottorandi dell’Università degli Studi di Siena che hanno conseguito la laurea triennale o magistrale nell’ultimo anno accademico e che si sono festeggiati in Piazza del Campo con la festa di laurea del Graduation Day.

Ospiti d’onore sono stati Massimiliano Rosolino, campione olimpico e mondiale di nuoto, e Gaia Pianigiani, corrispondente del New York Times, che hanno tenuto un discorso; Ha partecipato anche Chiara Galgani, vicepresidente dell’associazione Alumni USiena.

Un pomeriggio scandito dagli interventi che hanno scandito la giornata della festa di laurea per i quasi 800 partecipanti e le loro famiglie. La cerimonia è iniziata alle 17 nella splendida cornice di Piazza del Campo. Il corteo accademico è entrato nella piazza uscendo dal municipio; grande emozione al suono delle chiarine che hanno dato il via all’evento. Poi sono saliti sul palco il Rettore e i Direttori dei dipartimenti universitari.

La cerimonia è stata aperta dal Rettore Roberto Di Pietra che ha salutato e ringraziato i partecipanti, i loro parenti e amici e le numerose autorità accademiche civili, militari e religiose presenti. Ha inoltre ringraziato l’Amministrazione comunale di Siena per l’utilizzo della piazza e la collaborazione nella realizzazione dell’importante evento accademico.

Ha poi preso la parola il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio: «Un saluto al Magnifico Rettore, alle autorità, agli insegnanti, ai cittadini e ovviamente, con un calore diverso e condiviso, a tutte queste ragazze e ragazzi presenti oggi in Piazza del Campo, ai loro genitori e le loro famiglie. Ciò che vorrei rimanesse nella loro memoria e su cui tutti dobbiamo lavorare maggiormente, le istituzioni in primis, è il concetto di accoglienza. Vorrei che Siena riuscisse a restare legata nel tempo a questo valore così importante, soprattutto oggi. Studiare in questa città significa viverla, essere parte delle azioni quotidiane di una comunità che da sempre ha saputo rivendicare una forte composizione identitaria. Ma questo non vuol dire che non possa esserci spazio per chi non è nato in questa città. La voce dei nostri giovani, di tutti, deve essere sempre ascoltata. Penso che cercare di costruire insieme a loro un futuro che possa in alcuni casi permettere loro di continuare a considerare la nostra città come una seconda casa sia l’obiettivo più grande”.

È seguito poi l’appassionato discorso del campione olimpico Massimiliano Rosolino: «Il giorno della Laurea è un momento speciale che rappresenta l’inizio e non la fine di un percorso. Sono felice di poter dare la mia testimonianza di atleta e di persona che non ha mai fermato la sua corsa: lo sport mi ha insegnato a ripartire sempre, sia dopo una vittoria che dopo una sconfitta, dando il massimo ogni volta e con nuove stimoli . Non tutto si riduce all’oro olimpico o all’eliminazione delle batterie. Bisogna saper valutare entrambi i momenti, riflettere e ripartire. Così come non è solo una questione di promozione o di fallimento, di una stretta di mano di lode o di un 110 e lode: nella vita bisogna sempre pensare al passo successivo che alimenta la linfa vitale necessaria per crescere e migliorare. L’Università è la famiglia che ti forma, che ti tutela, che ti sostiene e ti conduce alla vita adulta dove poi dovrai restituire ciò che hai ricevuto”.

Di seguito l’augurio di Gaia Pianigiani: «Mi sento una di voi ed è un onore per me essere qui. Dopo la laurea all’Università ho avuto l’opportunità di costruire una carriera che rispettasse i miei desideri. Come è stato per me, auguro anche a tutti voi di realizzare i vostri sogni a partire da questo giorno”.

Sono poi intervenute la Vice Presidente dell’Associazione Alumni USiena Chiara Galgani; Siena, solidarietà, sacrificio e sogno sono state le parole chiave del suo intervento: «Questa giornata rappresenta la sintesi di anni di sacrificio, impegno e perseveranza. E deve essere un momento di gioia e di gratitudine. Come te, anch’io ho percorso un lungo cammino di studio e sacrificio per conseguire una laurea presso questa autorevole istituzione. Come te, alla fine di questo percorso, ho compreso l’importanza del traguardo raggiunto, ma ho avvertito anche la consapevolezza di trovarmi di fronte ad un nuovo inizio. Come te oggi, ho provato un’alternanza di emozioni: felicità, soddisfazione, orgoglio uniti all’apprensione per il futuro e un forte desiderio di realizzazione personale e professionale. In altre parole, questa cerimonia non segna un punto di arrivo, ma rappresenta per voi un punto di partenza. L’inizio di un viaggio fatto di nuovi progetti, cambiamenti, sfide, responsabilità e, spero, successo.”

Ha poi ripreso la parola il rettore Roberto Di Pietra per il suo intervento: «Questa è una giornata speciale che l’Università di Siena vi dedica da celebrare. In realtà, ogni giorno dell’anno dedichiamo la nostra cura e attenzione per rendere memorabile l’esperienza di studio e di vita nella nostra Università e nella città di Siena. Hai scelto Siena, la nostra Università e, ne sono certo, la porti già nel cuore. Avete vissuto un periodo importante della vostra vita all’Università di Siena, come giovani pronti a dare il loro contributo allo sviluppo della nostra società e, forse, a rendere migliore il nostro tempo e il nostro futuro. Hai raggiunto un risultato importante al termine di un percorso in cui hai superato difficoltà e ostacoli, ma anche momenti di felicità e soddisfazione. Hai portato a termine un percorso nel quale hai acquisito competenze, conoscenze e capacità insieme ad una migliore consapevolezza di te stesso, ad una chiara maturazione della tua persona. Avete scelto l’Università di Siena e mi congratulo e vi ringrazio per questa scelta.” Prosegue il Rettore: «Il completamento dei vostri studi apre le porte al percorso più sfidante nel mondo del lavoro in cui porterete le vostre competenze, le vostre capacità e le vostre energie».

Il Rettore ha poi proposto una riflessione sulle situazioni difficili che si possono vivere nella vita di tutti i giorni: «Nella nostra società e quindi anche all’interno delle Università, le difficoltà, gli ostacoli, i problemi, le sconfitte stanno assumendo una connotazione che non è quella che dovrebbe essere situazione normale nella vita delle persone. Si diffonde un senso di inevitabile e irrimediabile sconfitta, generando ansie ingovernabili e insormontabili. Dal superamento di un ostacolo, dalla soluzione di un problema, dal manifestarsi di una sconfitta, sembra essersi diffusa l’idea che tutta la vita futura derivi da questo. Non è così, non è mai stato così, non può essere così! La vita è piena di ostacoli e sconfitte. La sconfitta, le sconfitte fanno parte della nostra vita. Non può esserci vittoria, risultato, traguardo – dico anche “prestazione” – se non perché abbiamo vissuto delle sconfitte”.

Prosegue il Rettore: «Siamo nell’anno delle Olimpiadi. Proprio quest’anno occorre ricordare un significato molto presente nelle competizioni sportive, in generale, e in quelle olimpiche, in particolare. Per questo abbiamo chiesto ad una federazione nazionale, la Federazione Italiana Nuoto (FIN), di ricevere il saluto di uno dei suoi Ambasciatori. Proprio per questo, il pluricampione olimpico Massimiliano Rosolino ci ha raccontato e testimoniato come lo sport – qualunque pratica sportiva – alleni a gestire le sconfitte come strumento per raggiungere vittorie nelle competizioni e nella vita. Le Olimpiadi ogni quattro anni ci ricordano che in un lungo cammino ci sono numerose sconfitte e, ogni tanto, qualche vittoria. Nello spirito olimpico c’è innanzitutto l’obiettivo di migliorarsi attraversando “gare impossibili da vincere” prima di arrivare alle vittorie”.

Ha voluto poi riferirsi a Piazza del Campo, come luogo che accoglie, ma anche teatro di secoli di vittorie e sconfitte: «Piazza del Campo è la piazza nella quale ritornerete con la memoria per ricordare i momenti vissuti, compreso questo pomeriggio. Piazza del Campo è da secoli il teatro ideale in cui si rinnova sempre il continuo susseguirsi delle vittorie del Palio e necessariamente delle sconfitte. Ad ogni vittoria seguono tante sconfitte e ogni sconfitta è vissuta come un passo necessario su cui costruire la vittoria successiva a partire dal giorno dopo il Palio, ad ogni Palio”.

Prosegue il Rettore: «Il nostro posto nel mondo è anche frutto delle nostre sconfitte. Le sconfitte sono parte integrante del percorso verso il successo. Il successo non è definito dalla vittoria, ma dalla capacità di affrontare le sconfitte e imparare da esse. Il successo non è definitivo, la sconfitta non è inevitabile e ciò che conta davvero è il coraggio di andare avanti. Tutto questo è riassunto in due meravigliosi versi di Leonard Cohen: “C’è una crepa in ogni cosa. Così entra la luce” – C’è una crepa in ogni cosa. Ed è lì che entra in gioco la luce”.

Infine: «Auguro per la vostra vita tante vittorie, non vi auguro certamente sconfitte e, però, nella consapevolezza che esisteranno, vi auguro di saperle vivere e trasformarle come necessaria premessa per raggiungere i vostri obiettivi. Solo così il sapore e il valore dei risultati che otterrai saranno pieni di luce e degni di applausi!

Si passa poi a chiamare sul palco i nuovi medici per la consueta fotografia con il Rettore e il Direttore del loro dipartimento.

Arriva infine il momento corale del lancio in aria del tòcco, a suggellare l’importante traguardo raggiunto. Per tutti, un momento liberatorio che unisce la comunità accademica in un simbolico abbraccio.

L’evento è stato accompagnato dal coro dell’Università degli Studi di Siena, diretto dal Maestro Elisabetta Miraldi, formato da membri della comunità universitaria, tra cui studenti, docenti e personale, che hanno allietato l’evento con un ricco programma tratto dal proprio repertorio.

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Massimiliano Rosolino

Massimiliano Rosolino è nato a Napoli l’11 luglio 1978 da padre italiano, il ristoratore Salvatore, e madre australiana, l’assistente di volo Carolyn. Campione olimpico dei 200 misti a Sydney 2000, mondiale ed europeo, è stato il primo nuotatore italiano a vincere il Grande Slam, nei 200 misti, e a conquistare tre medaglie olimpiche in una sola edizione. Soprannominato “il cagnolino” per la sua grinta, Rosolino è stato uno specialista del freestyle e del mixed style e dal 1995 al 2009 ha collezionato 60 podi tra gare mondiali ed europee e ai Giochi Olimpici. Dopo il suo ritiro, mai annunciato, si è affermato nel mondo dello spettacolo come conduttore, concorrente di reality show e attore. Nel 2021 ha pubblicato il libro «Il Campione – Un viaggio d’amore e di amicizia oltre la sindrome di Pitt-Hopkins», edito da Dantebus. È padre di Vittoria Sydney e Sofia Nicole, nate dalla relazione con la compagna Natalia Titova, insegnante di danza. Testimonial della Federazione Italiana Nuoto, per l’attività di promozione e diffusione delle discipline acquatiche, Rosolino è tuttora l’atleta ad aver vinto il maggior numero di medaglie olimpiche nel nuoto italiano.

Collezione di medaglie

Olimpiadi 1 oro, 1 argento, 2 bronzi

Coppa del Mondo 1, 3, 1

Europei 7, 8, 6

Campionati del mondo in vasca breve 1, 2, 7

Europei in percorso breve 7, 8, 5

Giochi del Mediterraneo 5, 3, 0

Campionati italiani 41, 32, 14

Gaia Pianigiani

Corrispondente del New York Times in Italia. Ha iniziato al Times nel 2010 nella redazione di Roma, prima come stagista e poi come redattrice, occupandosi negli anni sia di ultime notizie (dai grandi naufragi ai terremoti) che di attualità e politica (al seguito di due Papi e 8 Presidenti del Consiglio dei Ministri). e scrivere rapporti sui cambiamenti economici e sociali e sull’immigrazione in Italia.
Prima del Times ha lavorato presso l’agenzia di stampa Steel Business Briefing a Londra e presso la rivista Forbes a New York. È originaria di Castellina in Chianti (Siena) e ha studiato lettere e
Lingue Straniere presso l’Università di Siena e ha trascorso un anno come studente Erasmus presso la Freie Universität di Berlino. Ha conseguito un master in giornalismo presso la Graduate School of Journalism della Columbia University.

 
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