Possagno (Treviso) – Individuato il turista responsabile del danneggiamento del modello in gesso di Paolina Borghese – .

Possagno (Treviso) – Individuato il turista responsabile del danneggiamento del modello in gesso di Paolina Borghese – .
Possagno (Treviso) – Individuato il turista responsabile del danneggiamento del modello in gesso di Paolina Borghese – .

Il Museo Gipsoteca Canova di Possagno comunica:

Venerdì 31 luglio un turista austriaco si è seduto sulla scultura di Paolina Borghese Bonaparte nelle vesti di Venere Vittoriosa conservata nella Gypsotheca, rompendosi tre dita del piede destro e poi lasciando precipitosamente il Museo, senza denunciare il fatto.

Pochi minuti dopo le guardie della stanza hanno rilevato il danno e hanno lanciato l’allarme. La situazione di emergenza è stata immediatamente dichiarata: dopo gli accertamenti effettuati dai Carabinieri della Stazione di Pieve del Grappa, ai quali sono state fornite tutte le informazioni in loro possesso, oltre alle riprese del circuito di videosorveglianza interno, il personale del Museo ha collaborato con la Soprintendenza e il Restauratore per mettere in sicurezza l’opera ed i frammenti rinvenuti.

Il 4 agosto il turista di fatto si “arrese” e scrisse una lettera al Presidente della Fondazione Canova Vittorio Sgarbi e al Museo, di cui riportiamo le parti principali:

“Vorrei autodenunciarmi, dopo oggi ho letto dell’incidente sui giornali austriaci e mi è stato subito chiaro che dovevo mettermi in contatto. Rimango a vostra completa disposizione, è stato un comportamento irresponsabile da parte mia, non ne conoscevo le conseguenze, quindi ho proseguito normalmente la visita al museo e l’intera permanenza in Italia (non sono fuggito).”

Il turista, che risiede ad Aistersheim, continua: “Durante la visita mi sono seduto sulla statua, senza rendermi conto del danno che evidentemente avevo causato. Vi chiedo informazioni sugli accorgimenti necessari da parte mia in questa situazione per me molto spiacevole e della quale innanzitutto mi scuso in tutto e per tutto”.

Il Presidente della Fondazione Canova Vittorio Sgarbi commenta: “Apprezzo il senso civico di questi cittadini e prendo atto delle sue parole di imbarazzo per quanto accaduto”.

La Direttrice del Museo Moira Mascotto commenta: L’auspicio oggi è che ci sia la possibilità di intervenire sull’opera per riparare i danni provocati e poter tornare a godere al più presto della sua piena bellezza. “

Paolina Borghese nel ruolo della Venere vittoriosa

Scolpita da un unico blocco di puro marmo di Carrara, la statua di Paolina Bonaparte nel ruolo di Venere vincitrice emerge al centro della sala 1 della Galleria Borghese a Roma.

Antonio Canova aveva iniziato a lavorare all’opera già nel 1804, su commissione del principe Camillo Borghese.
Inizialmente il marito la collocò nel Palazzo Chablais a Torino e scelse per lei una destinazione prettamente privata.

Era l’anno dell’incoronazione a imperatore di suo fratello, Napoleone Bonaparte. La scultura della sorella diventerà uno dei principali simboli dell’ascesa politica dei Napoleonidi in Europa.

Alcuni disegni preparatori testimoniano che l’artista aveva studiato a lungo il soggetto e le sue possibili composizioni. Quattro di questi sono conservati nell’Archivio Biblioteca del Museo di Bassano del Grappa.

La donna, su sua personale richiesta, fu rappresentata nella posa e nell’atteggiamento solitamente dedicati a Venere, dea greca della Bellezza.

Come narra il celebre mito, attraverso una sorta di gara, Paride scelse la più bella tra le dee, premiandola con una mela d’oro, la stessa che Paolina tiene nella mano sinistra.

Inoltre il corpo e la sua stessa posa rispecchiano alcuni modelli compositivi antichi, soprattutto di età augustea. La donna, infatti, è languidamente distesa su un’agrippina, cioè una poltrona allungata dotata di un unico bracciolo, su cui appoggia il braccio destro.

Il busto è eretto e completamente nudo, mentre la parte inferiore è semicoperta da una veste leggera, che rende la donna pudica e sensuale allo stesso tempo e carica la statua di un forte erotismo.

Curiosa infatti era l’atmosfera di scandalo che suscitò all’epoca l’ipotetica posa di nudo nello studio dell’artista. (…)

www.museocanova.it

La redazione ringrazia Piero Incerti per l’utile segnalazione

 
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