Rimpasto di consiglio al Comune di Caserta, ora i centristi “frenano” il sindaco – .

Rimpasto di consiglio al Comune di Caserta, ora i centristi “frenano” il sindaco – .
Rimpasto di consiglio al Comune di Caserta, ora i centristi “frenano” il sindaco – .

L’inchiesta sullo scambio di voti e sulla gestione dei lavori pubblici non sembra destinata a scuotere gli animi maggioranza che si prepara, piuttosto, a serrare i ranghi in vista consigliare mercoledì per l’approvazione del bilancio definitivo. L’unica forza che sembra avere fretta di licenziare i consiglieri attualmente in carica è il Partito Democratico ma, all’interno della coalizione, i Dem restano una forza minoritaria rispetto al partito democratico. centristi: quattro consiglieri contro i sette della lista Moderati-Insieme per Caserta (cartello di Marzo e dell’assessore regionale Giovanni Zannini), i tre di Italia Viva, i due di Origini (Guida e Tenga, ormai separati) e i tre di Noi Campani (movimento di Clemente Mastella). Il reset annunciato è rimesso alle decisioni dei magistrati. In ogni caso il sindaco dovrà incontrare tutti i gruppi e ascoltare le loro richieste.

L’assessore ne è consapevole Massimiliano Palmiero (IV). «Credo sia prematuro parlare di azzeramento, prima è necessario confronto interno alle forze di maggioranza e poi procedere – sostiene Palmiero che non ha preclusioni sul futuro assetto di governo -, quando si discuterà del nuovo consiglio capiremo quale sarà la proposta del sindaco. Personalmente non ho preclusioni ad eliminare anche i consiglieri eletti in consiglio ma credo che tutto vada valutato e concordato negli organi politici”.

La prima occasione per dimostrare unità arriverà mercoledì con l’approvazione dei conti comunali. Domani è confermata la riunione dei gruppi per l’ascolto dell’assessore Martino mentre lo è Gianluca Iannucci Quello Dora Esposito (che sarebbero dovuti partire con le famiglie per le vacanze già concordate) hanno espresso la volontà di restare in città e votare il bilancio. L’impressione che tutto sia destinato a non crollare arriva anche dalle parole di Massimo Russo, consigliere comunale e capogruppo di “Moderati-Insieme per Caserta”, i cui consiglieri sono al centro dell’inchiesta ma che già mesi fa avevano individuato nel mese post-elettorale di giugno il periodo ottimale per discutere di rimpasti e cambiamenti in consiglio . «Sono contrario a qualsiasi accelerazione – dichiara -, bisogna averne rispetto giudiziario chi indaga e per i colleghi che hanno il diritto di dimostrare la loro ignoranza di ciò di cui sono accusati. Abbiamo un bilancio da approvare che è una priorità per tutti i cittadini e aspettiamo il momento della magistratura per avere un quadro più chiaro della situazione che si è venuta a creare. Ne avevamo già parlato mesi fa, il rimpasto di consiglio di metà mandato è una cosa abbastanza normale, quindi i provvedimenti presi in queste ore non ci trovano impreparati. Ora occorre ridefinire l’organizzazione della macchina comunale per garantirne la funzionalità ed evitare disagi ai casertani e questo – conclude – richiede tempo”.

Difficile prevedere uscite ed entrate dal consiglio, gli unici che possono tirare un sospiro di sollievo dovrebbero esserlo Domenico Maietta E Annamaria Sadotto (il cui nome piace anche alla guida del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative). Hanno anche buone speranze Emilianna Credentino E Antonio De Lucia mentre l’Assessore alla Cultura Vincenzo Battarra potrebbe lasciare spazio al consigliere Andrea Boccagna occupare il suo posto nel consiglio. Il consigliere dovrebbe essere fuori dal consiglio Martino anche se fino a mercoledì tutte le ipotesi sono congelate. È un intervento di Caserta Decide, però, che offre spunti per la polemica politica. I cittadini civici criticano l’amministrazione (si parla di tradimento del ballottaggio) e immaginano un futuro per il dopo Marino puntando all’alleanza con il fronte riformista Pd-M5S (in una coalizione politica che tenga fuori le forze moderate).

Parole che scatenano il centrodestra laddove era già stato nelle ultime settimane Pasquale Napoletano (Fdi) per invitare Raffaele Giovine a unirsi alla maggioranza: «C’è troppa voglia archivio il rimpasto senza risolvere i danni di una gestione supina alle volontà e agli obiettivi dei singoli. L’amministrazione in questi anni è stata volutamente condizionata dalla necessità di misure di scarsa utilità per la città alla quale solo in pochi si sono strenuamente opposti, ricevendo troppe volte l’invito da parte del sindaco a studiare e approfondire il che, alla luce di quanto è successo, evidentemente era solo il segno di un chiaro delirio di onnipotenza”.

«Non possiamo dimenticare le scelte fatte in campagna elettorale, a chi ha voluto dare il proprio sostegno – il severo commento dell’ Maurizio Del Rosso (Lega) -. Caserta Decide non inganna più nemmeno l’elettorato. Quanto accaduto è frutto anche delle scelte di tutto il gruppo che ha sostenuto Carlo Marino e che ora, come il M5s, cerca di sottrarsi alle proprie responsabilità. Credo che non sia giusto nei confronti della città che affermano di amare e servire”.

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La mattina

 
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