disputa tra sindaci di destra e di sinistra – Chieti – .

CHIETI. Al “no” del comitato ristretto dei sindaci (Diego Ferrara, Giulio Borrelli, Francesco Menna E Massimo Tiberini) al bilancio ASL 2023 e rispondono alcuni interventi previsti dall’azienda per coprire il pesante debito di oltre 41 milioni di euro, il calo delle prestazioni e l’aumento del 35% della mobilità passiva Maurizio Bucci (Lega), Antonio Tavani (FdI), Daniele D’Amario (FI) ed Enrico Di Giuseppantonio (UDC), in rappresentanza dei sindaci di centrodestra, che accusano il comitato di parzialità, sottolineano l’operosità dell’Asl pronta a recuperare 20 milioni entro fine anno e invitano il comitato a eleggere il quinto membro scomparso da mesi .
IL CENTRODESTRA
«Sappiamo benissimo quali sono le criticità sanitarie che esistono da diversi anni e quindi sembra strano che alcuni sindaci locali se ne rendano conto solo adesso», esordiscono Bucci, Tavani, D’Amario e Di Giuseppantonio, «ma dovrebbe essere ricordato come funzionano oggi le cose per restituire adeguati servizi sanitari ai cittadini. Dal punto di vista finanziario va riconosciuta la manovra dell’Asl avviata per il recupero dei primi 20 milioni di perdite entro la fine dell’anno. Chiediamo al comitato ristretto dei sindaci, formato da sindaci di centrosinistra le cui opinioni sono da tempo più politiche che oggettive, di occuparsi di un’altra priorità: l’elezione del quinto membro in sostituzione del sindaco di Ortona, scaduto pochi mesi fa. . Ci auguriamo che emerga una realtà rappresentativa di tutti i territori per far sì che il lavoro del comitato non sia più parziale”. Sul saldo negativo e sull’aumento dei costi, i quattro precisano che occorre considerare l’aumento degli investimenti fatti «nel personale, nella fornitura di attrezzature che mancano da decenni», poi considerare «la complessità e l’estensione del provincia di Chieti, con i cinque presidi e aree interne con 86 comuni periferici e ultraperiferici con il 52% della popolazione totale, in maggioranza anziana”.
IL COMITATO DEI SINDACI
“Di comune accordo con la direzione generale dell’Asl, si è deciso di rinviare la nomina del quinto membro a dopo le elezioni del 9 giugno, visto che si stavano votando in diversi comuni della provincia”, risponde il comitato. «A breve sarà quindi convocata l’assemblea generale dei sindaci». E sui numeri e sul parere negativo espresso, i sindaci del Comitato sono pronti a mostrare le carte venerdì 21 giugno, in un convegno ad Atessa. «La difesa ufficiale dell’operato di Schael da parte dei segretari del centrodestra indica chiaramente da che parte sta la partigianeria», risponde Borrelli. “Abbiamo giustificato con cifre, fatti e documenti il ​​giudizio negativo che i cittadini sperimentano in prima persona su un sistema sanitario disastroso”. Numeri che, con il bilancio dell’Azienda sanitaria locale alla mano, indicano una perdita in cinque anni di oltre 41 milioni nonostante, ad esempio, i 14 milioni in più che arrivano dalla Regione.
INTERVENGE IL PD
“I rappresentanti del centrodestra difendono l’indifendibile di una situazione sanitaria in Abruzzo sotto gli occhi di tutti”, interviene il Pd provinciale con il segretario Leone Marongiu. «Peccato che prima i partiti della maggioranza Marsilio facevano campagna elettorale con leggi mance da 17 milioni di euro e oggi stentano a spiegare le difficoltà del bilancio dell’Asl. La linea di Marsilio per evitare il commissariamento è chiara: tagliare il più possibile farmaci, aiuti e personale ausiliario. Quanto a Schael, in un incontro ha avuto toni drammatici e autoritari nei confronti del personale sanitario che si trova a dover rispondere ai bisogni dei cittadini quasi a mani nude”.
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