DiAdriano Arati
L’incidente in piscina avvenuto a Mirandola: il bimbo è ricoverato a Parma. Il proprietario di casa che era stato allertato dalla figlia gli ha prestato i primi soccorsi tramite videochiamata al 118: la piscina era chiusa da un cancello
Le sue condizioni sono ancora estremamente gravi il bambino di 4 anni che la sera di venerdì 14 giugno è caduto in una piccola piscina sopraelevata a Mirandola, nella Bassa modenese, durante una festa privata. Il piccolo è attualmente ricoverato in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva pediatrica dell’Ospedale Maggiore di Parmadove è stato portato d’urgenza in eliambulanza poco dopo l’incidente.
Il bambino è caduto in piscina durante la festa di fine anno
L’incidente è avvenuto intorno alle 20 in una villa con giardino in via Personali a Mirandola di Modena. Lì si stava svolgendo un evento cena classica di classe celebraree la fine dell’anno scolastico di uno degli asili nido del paese, con tanti bambini e le loro famiglie. Nel prato è presente anche una piscina rialzata, alta poco meno di un metro all’esterno con un fondo di circa 70 centimetri: la piccola struttura era chiusa da un cancello di protezione per evitare accessi impropri e protetto da un telo.
L’allarme lanciato da un’altra bambina
Un bambino di 4 anni stava giocando con la figlia del proprietario della casa, che aveva messo a disposizione la residenza, adatta alla festa visto il vasto giardino. Ad un certo punto, in qualche modo ha scavalcato il cancello e così cadde a testa in giù nell’acqua, perdendo conoscenza. È stata lei l’amica che involontariamente ha dato l’allarme, cominciando a piangere. Papà la raggiunse, le chiese cosa stesse succedendo e lei disse che era preoccupata perché non riusciva più a trovare l’altro bambino. Il proprietario della casa cominciò a guardarsi attorno, avvicinandosi a uno casa di legno dove il piccolo potrebbe essersi nascosto.
Il corpo ritrovato in acqua
Mentre camminava, ha notato il corpo inerte nell’acqua, è subito andato a tirarlo fuori, chiedendo che nel frattempo venisse chiamato il 118. Non è chiaro quanto tempo il bambino è rimasto in piscina, e quindi quanto liquido può aver inalato; dovrebbe trattarsi di un periodo limitato, pochi minuti, secondo quanto hanno ricostruito i genitori pensando all’ultimo momento in cui lo hanno visto giocare con il suo coetaneo.
Il proprietario della villa ha prestato i primi soccorsi al piccolo
Il proprietario della villa, come disse poi, lo era per diversi anni operatore di primo soccorso in un’azienda sul territorio, ha seguito diversi corsi di formazione e quindi conosce le procedure di primo soccorso, comprese quelle pediatriche.
Assistenza tramite videochiamata 118
Insieme ad altri adulti, compreso suo padre, iniziò a praticare massaggio cardiaco e cercare di convincere il bambino a buttare via l’acqua. Per assisterli, in videochiamata, anche l’operatore del 118. Progressivamente è arrivato l’automedico del 118 con personale sanitario, raggiunto dall’elicottero. Nel frattempo il cuore finalmente aveva ricominciato a battere.
Ricoverato in gravi condizioni a Parma
Una volta stabilizzato, il piccolo è stato imbragato e caricato a bordo dell’elicottero, che è poi ripartito direttamente per il Sindaco di Parma, uno degli ospedali più attrezzati per le emergenze pediatriche. Successivamente vennero anche loro alla villa i Carabinieri di Mirandola, attivato dal 118; i militari hanno svolto una serie di accertamenti e ora si occuperanno delle indagini aperte d’ufficio in situazioni simili, per verificare eventuali responsabilità. Attenzione ora è tutto a Parmadove le condizioni del bambino restano ancora estremamente preoccupanti.
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16 giugno 2024 (modificato il 16 giugno 2024 | 15:09)
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