“A Lucca molti non vogliono il Gay Pride, ma tanti altri sì e io sono tra questi” – .

Riceviamo e pubblichiamo volentieri questa lettera garbata e ironica inviataci da una guida turistica cittadina a favore della presenza, il 7 settembre 2024, della manifestazione Lgbtq(rstuvz) in città:

Il 7 settembre 2024 arriva a Lucca il tanto sbandierato Gay Pride e come previsto arrivano subito le prime denunce e questa non è una novità. Purtroppo anche il fatto che a Lucca si tenda a generalizzare anche il pensiero più crudo, spacciandolo per condiviso da tutti, non è una novità. Ed eccoci qui a leggere volantini con scritto “Lucca non ti vuole!”. Ma quale Lucca? Voglio il Gay Pride e sono orgoglioso che sia stata scelta Lucca, così come lo sono la maggior parte delle persone che conosco, nonché gli esponenti del movimento da noi creato allora, “Lucca per l’Ambiente”. E invece devo andare in giro per la mia città e vederla infetta e infestata da questi volantini che parlano anche a nome mio, senza che io abbia dato il consenso o sia stato consultato. Nell’articolo del 15 giugno 2024 leggiamo i motivi per cui la nostra città non dovrebbe ospitare il Gay Pride: Ed ecco che la guida turistica che è in me, che si nutre della storia di Lucca, si mette le mani nei capelli. Vogliamo fare un bel excursus storico per vedere le origini di Lucca? Lucca, intesa come insieme di insediamenti, ha molto probabilmente origini etrusche. Gli Etruschi sono cattolici famosi, basti pensare che il Cristianesimo non c’era ancora e loro già lo seguivano… Accidenti quanto erano avanzati questi Etruschi! Nel II aC Lucca fu fondata dai Romani come accampamento militare invernale. Infatti, chi è più cristiano cattolico dei romani? Ai romani piacciono così tanto i cristiani che inchiodano quello più importante ad una croce e gli altri li fanno a pezzi, li infilzano, li trafiggono con le frecce… va bene… hanno risarcito con questi lucchesi? Beh, non così tanto! Lucca era così cattolica che a metà del 1500, quando la parola “inquisizione” (e attenzione, solo la parola, gli inquisitori in città non ci mettevano nemmeno piede) arrivò a Lucca, le famiglie lucchesi più influenti , produttori e commercianti di seta, lasciano la città perché sono tutti protestanti. Se vuoi usare la storia per sostenere i pensieri omofobici, almeno studiala!

Lucca è sempre stata omofoba, e su questo purtroppo non ci sono dubbi, basta guardare tutte le varie leggi e statuti cittadini a partire dal 1448, ma le radici cattoliche non c’entrano nulla. Lo scrittore Cesare Garboli ne spiega bene il motivo in un articolo del 2001: più che la morte, Lucca teme gli scandali, le novità, i cambiamenti. Si potrebbe anche confutare l’idea della famiglia tradizionale, ma tutta si trova nella Bibbia, che va letta e conosciuta, ma soprattutto compresa, prima di sventolarla come portabandiera di idee retrograde! Concludo dicendo che è vero, c’è chi a Lucca non vuole il Gay Pride, ma tanti altri sì!

 
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