In occasione della premiazione e riconoscimento di tutte le squadre bergamasche vincitrici degli scudetti, Nicola RadiciSalutarmi dall’incarico di delegato provinciale della LND di Bergamo (ruolo che ricopre dal 2021). Impegni di lavoro e problemi familiari non permettevano al delegato di dedicare il tempo necessario al delicato incarico. Proprio in ragione della durata annuale dell’incarico, Radici lascerà ufficialmente l’incarico, senza creare problemi di successione, il prossimo 30 giugno, cedendo il testimone a Roberto Mazzoleni. Il presidente della CRL Sergio Pedrazzini e il consigliere regionale Gianlauro Bellani hanno affidato al delegato uscente un nuovo incarico, quello di delegato all’assemblea del comitato regionale lombardo che agirà a Roma. Ruolo rilevante e stimolante che lascerà più tempo alle esigenze personali di Nicola Radici. Durante il Gala del Calcio Bergamasco, abbiamo avuto l’opportunità di fare una chiacchierata con Nicola Radici per riassumere questi anni.
Radici, come può riassumere questa esperienza da delegato? “È stata un’esperienza innovativa, sono stato catapultato in un ruolo nuovo, nonostante abbia passato tutta la mia vita nel calcio, non avrei mai pensato di entrare nel settore federale. Fu tutto all’improvviso, in quel novembre 2021, da un giorno all’altro, passai dall’essere vicepresidente di una squadra spagnola a dover ricoprire l’incarico di delegato della NLD per la mia provincia. È stata anche un’esperienza formativa, ho imparato molto; un’avventura complicata e di grande responsabilità perché era una cosa che non avevo mai affrontato e soprattutto al servizio della mia provincia. Ho sempre sentito la pressione di non poter sbagliare, e forse è stata la mia salvezza. Se il mio bilancio può considerarsi positivo lo devo a questa meticolosità che mi ha costretto a rimanere sempre lucido e concentrato”.
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