«Quanta bellezza resta interdetta». In attesa dell’incontro con il nuovo sindaco, anticipano alcune loro richieste – .

«Quanta bellezza resta interdetta». In attesa dell’incontro con il nuovo sindaco, anticipano alcune loro richieste – .
«Quanta bellezza resta interdetta». In attesa dell’incontro con il nuovo sindaco, anticipano alcune loro richieste – .
PESARO – La Capitale della Cultura è tra le priorità di Andrea Biancani che ha annunciato questa settimana incontri con guide turistiche coordinati da Luigi Fazzi. Già durante la campagna elettorale numerosi appelli rivolti alla futura Amministrazione sono arrivati ​​da albergatori e guide turistiche per garantire musei sempre aperti ma anche aperture straordinarie di altri luoghi della cultura, non accessibili da tempo, se non sempre.

Una necessità per gli operatori turistici che devono fare i conti anche con le chiusure forzate di spazi e contenitori culturali a seguito dei lavori di costruzione in corso: dal Conservatorio Rossini, compreso il giardino esterno dove si trova la scultura del compositore, a una porzione dell’edificio Toschi Mosca fino a l’Auditorium Pedrotti e la più recente chiusura della Chiesa dell’Annunziata

Le proposte

«Abbiamo una serie di richieste di miglioramento dell’offerta museale – spiega Fazzi – che noi guide vorremmo sottoporre all’attenzione del sindaco Andrea Biancani e Daniele Vimini. C’è da dire che i flussi di visitatori legati al turismo culturale per noi più importanti si concentrano nei mesi di marzo, maggio, settembre e ottobre, quindi il beneficio di questo impulso di aperture anche a pranzo o straordinarie in alcune giornate, ci Vedremo nella fase finale della stagione. Nell’incontro con il sindaco vorremmo affrontare anche altre questioni su altri luoghi della cultura, finora solo parzialmente visitabili se non inaccessibili. In questo momento visitando da Pesaro a Fano fino a Urbino e Gradara sono diversi i gruppi che da oggi potranno godere dei nuovi orari di apertura, anche se riteniamo che questa disposizione debba trovare continuità oltre il 15 settembre, e per alcune località in particolare , per tutto l’autunno. Infatti è importante che ci sia una pianificazione strutturata a monte.

Le notizie

«Il Teatro Rossini? Chiederemo che sia inserita tra le strutture soggette a visite guidate, fuori dal periodo del Rof”. Anche Maddalena Paolini, guida turistica locale, si dice favorevole alle aperture, soprattutto serali. «In questo periodo, come sappiamo, durante il giorno, soprattutto nei fine settimana, i musei sono meno frequentati, mentre per i turisti avere la possibilità di visitare Palazzo Mosca, Casa Rossini e il Museo Oliveriano dalle 21 alle 23 è una bella occasione, soprattutto se consideriamo martedì e mercoledì le tante iniziative nel centro storico, da San Pietrino a Piazzetta Mosca a Via Passeri. Ciò che manca, nonostante siano tante le comitive di turisti, anche stranieri, che ne fanno continua richiesta, è la visita al Teatro Rossini. E non dimentichiamo che oltre ai luoghi pubblici della cultura, l’offerta si è arricchita anche grazie alle visite guidate a Palazzo Perticari, da luglio il martedì e il giovedì e siamo già al completo”. «Ottima intuizione per il periodo estivo – commenta anche la guida Patrizia Bucci – ma proseguendo secondo me questa programmazione per tutto settembre per poi partire in anticipo nella stagione 2025, in primavera nel periodo di punta delle gite scolastiche. Aggiungo poi che stiamo già programmando un’apertura serale il giovedì, anche perché negli ultimi mesi è già evidente il raddoppio dei flussi per le visite guidate rispetto all’estate di un anno fa”.

Le estensioni

Tra i luoghi della cultura oggi ancora di fruizione limitata ai gruppi turistici, le guide citano la Domus di via dell’Abbondanza aperta solo il sabato e la domenica, la Sinagoga, la chiesa del Nome di Dio, e tra le proposte da presentare Al nuovo sindaco (visto che di qualcosa post-elettorale si è già parlato) c’è la richiesta di rendere visitabili una porzione della Rocca Costanza, la Chiesa della Maddalena e alcune sale ricevimenti del Conservatorio.

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Corriere Adriatico

 
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