Il raddoppio
L’obiettivo di Ceriscioli, Baldantoni e soci è garantire un consigliere a Sara Mengucci e Andrea Nobili, ma due membri di Villa Fastiggi per Biancani sono in eccesso, rischierebbero di sbilanciare le distribuzioni che ha in mente il nuovo sindaco. Al momento le sue proposte di mantenere in gioco entrambi i candidati sarebbero state respinte. Avrebbe infatti detto no a Sara Mengucci alla possibilità di restare ferma per 18 mesi per poi prendere il posto di Daniele Vimini e sarebbe arrivato un altro no per la proposta di un posto in Marche Multiservizi. Chi vincerà? Il punto debole di Nobili potrebbe essere l’impegno part-time che, vista l’attenzione al funzionamento della macchina comunale, potrebbe non piacere a Biancani. Del resto le possibilità per la quadratura del cerchio si contano sulle dita di una mano: in gioco ci sono la presidenza del consiglio, il consiglio di amministrazione di Multiservizi, e in secondo luogo Pesaro Parcheggi che però non garantisce il pieno risarcimento. Niente da fare invece per Aspes dove riprenderà il suo posto Luca Pieri, che lascerà il consiglio come già aveva fatto nella tornata elettorale del 2019. Dimissioni che potrebbero riportare in carreggiata l’ex capogruppo Anna Maria Mattioli.
Giochi realizzati per Murgia, Perugini, Belloni e Della Dora
Per quanto riguarda la giunta le certezze sono tante anche se Biancani non ha ancora risolto il rebus. Il sindaco non rinuncerà ai suoi fedelissimi, Riccardo Pozzi e Luca Pandolfi. Giochi praticamente già fatti per Camilla Murgia, Marco Perugini ma anche Enzo Belloni e Mila Della Dora che non si possono mettere da parte tra successi personali e successi di lista, mentre su Daniele Vimini l’accordo è già storia. Alza la mano anche la lista Faro, che però non otterrà il consigliere. Le liste alleate del Movimento 5 Stelle, e quindi Francesca Frenquellucci, e dei Verdi, e quindi Maria Rosa Conti, sono intoccabili. Abaco alla mano resta un posto (9 consiglieri + il premier) e o sarà per Mengucci o per Nobili. A meno che Biancani non giochi la decima carta da consigliere.
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Corriere Adriatico