Doping importato dall’estero e venduto in palestra, 3 condanne – Pescara – .

PESCARA. Dei sei imputati rimasti, rispetto ai 18 originari indagati nel caso “Mr. Muscoli” condotta dai carabinieri del NAS su una vasta cerchia di sostanze dopanti, solo tre sono stati condannati ieri con il processo abbreviato davanti al GUP Francesco Marinoe alcuni dopo la riclassificazione di alcuni reati o l’espulsione di altri. Igor Gnagnarelli è stato condannato a un anno e 10 mesi di reclusione; Marco Cascini a un anno e 2 mesi; Federico De Lellis ad un anno e 4 mesi. Valerio Di Munno E Nicola Riccitelli sono stati invece assolti “perché il fatto loro attribuito non è previsto dalla legge come reato”, mentre Guglielmo De Nobile in quanto “per l’accusa ascrittagli nel registro è già stato processato per il medesimo fatto”.
Si chiude così un’indagine che, quando esplose nel 2019, creò un piccolo terremoto tra i tanti frequentatori di palestre che pensano di fortificare e aumentare i propri muscoli utilizzando sostanze vietate e considerate dannose per l’organismo. Le informazioni fornite dai carabinieri del NAS sono state corpose, dipingendo un quadro davvero sconcertante riguardo all’uso di alcune sostanze dopanti e in particolare su come tali sostanze venissero “intercettate” (anche e soprattutto all’estero) e poi fornite ai frequentatori delle palestre. attraverso un vero e proprio mercato nero.
Di Munno, uno degli imputati assolti, nel corso di alcune telefonate intercettate dagli inquirenti, voleva partecipare ad una nota trasmissione televisiva e quindi aveva bisogno di presentarsi come adeguatamente “formato”: «Il 19 maggio», hanno scritto i Nas ai Procura, «L’indagato parteciperà al casting finale per la partecipazione a “Temptation Island”. Dal contenuto di alcune conversazioni con un familiare e con una ragazza si evince che l’ultimo step delle selezioni consiste in una prova costume. Ciò significa che il suo aspetto fisico la dominerà. Proprio in virtù di questa circostanza è legittimo ipotizzare che Di Munno riprovi a reperire sul mercato sostanze illecite con effetti anabolizzanti, che potrà assumere in vista del test del 19 maggio. E tenterà di farlo ancora visto che non è riuscito a impossessarsi delle sostanze sequestrate la sera del 20 aprile a Igor Gnagnarelli (quest’ultimo dei tre condannati, ed) che erano inequivocabilmente diretti a lui”. Ma non è così che è stata vista la decisione del giudice. Inizialmente furono contestati diversi reati che andavano dalla contraffazione alla ricettazione e naturalmente all’uso o somministrazione di farmaci o altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, quest’ultimo reato è stato poi classificato diversamente per tutti e classificato come reato minore .
Condannata anche l’attività di un dietologo che riforniva i suoi clienti di sostanze vietate importate dall’estero: in particolare da Grecia, Bulgaria, India, Moldavia, Hong Kong e Spagna. Il giudice ha concesso a tutti e tre i condannati il ​​beneficio della sospensione della pena e della mancata menzione della pena.

 
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