FdI alza la posta per la Giunta. Si apre lo scontro sulle donne – Pescara – .

PESCARA. Pronto il piano di Fratelli d’Italia, il primo partito di centrodestra in Comune con 8 consiglieri eletti: Zaira Zamparelli Consigliere al 100%, altri due consiglieri e uno di questi anche il ruolo di vicesindaco e poi la presidenza del consiglio comunale da affidare a uno dei Alfredo Cremonese E Gianni Santilli, entrambi consiglieri uscenti tra i più votati del partito. E a uno dei due posti di consigliere dovrebbe andare Cristian Orta, il candidato record con 1.141 preferenze, quasi trecento in più di Cremonese e Santilli. Queste le richieste di partenza avanzate al sindaco Carlo Masci, rieletto al primo turno con il 50,95%, ovvero 588 voti sopra la soglia del 50%. E il sindaco se la prende con calma: è in partenza per Porto dove si fermerà da domani a venerdì per partecipare all’Intelligent Cities Challenge, promossa dalla Commissione Europea per guidare le città verso la transizione verde e digitale.
LA FORZA DEI NUMERI I dati non sono ancora ufficiali: il centrosinistra degli sconfitti Carlo Costantini (34,24%) ha chiesto controlli sui conteggi, voti disgiunti e 1.311 schede annullate. In attesa dei numeri definitivi, soprattutto sulle preferenze dei candidati, le trattative per il consiglio sono iniziate, seppur a rilento. Ma c’è già un punto fermo: qualcuno dovrà fare un passo indietro.
IL NODO DELLE 4 DONNE Nel consiglio Masci-bis, secondo la regola delle quote femminili, devono esserci 4 donne e, di solito, sono i partiti più rappresentativi a indicarle. Lo schema per i 9 consiglieri e per la presidenza del consiglio prevede 4 incarichi per Fratelli d’Italia, 4 per Forza Italia e uno ciascuno per la Lega e per la civica Pescara Futura. Dovrebbero quindi essere FdI e Forza Italia a “farsi carico” delle quote femminili.
SANTILLI CORAZZATI Ma FdI vuole cambiare rotta per dare spazio a Santilli: se la FdI schierasse due uomini e due donne, Santilli rischierebbe di essere escluso. E, questa volta, il partito non può permetterlo: alle elezioni regionali del 10 marzo scorso, con il presidente civico Marsilio, Santilli era stato il più votato con 2.642 preferenze ma si era visto defraudare l’ingresso nel consiglio regionale del Nicoletta Verì (2.559). Santilli aveva accolto senza polemiche la decisione di Marsilio al punto da candidarsi, con FdI, anche al Comune: Santilli ha ottenuto 837 voti ed è il terzo più votato del partito, dopo Orta e Cremonese (870), una posizione scomoda che non fa non garantire una voce “matematica” per giunta.
FAI UN PASSO INDIETRO? Se Forza Italia indica due donne come previsto, in Azzurri è una corsa a tre o quattro Valeria Toppetti (822), Maria Rita Carota (814), Patrizia Martelli (693) e Vittoria D’Incecco (632) – La Lega deve ritrovare la quarta donna scomparsa. Ed ecco il passo indietro: il primo della Lega è vicesindaco e consigliere comunale uscente Adelchi Sulpizio con 669 voti mentre il secondo lo è Maria Luigia Montopolino, consigliere uscente, con 661. Sulpizio potrebbe decidere di restare consigliere e lasciare il posto a Montopolino? Sulpizio potrebbe non accettare un ruolo secondario anche perché, in un periodo di fuga dalla Lega, è rimasto e ha fatto la differenza. E c’è un altro dettaglio: alle elezioni regionali, la sorella di Sulpizio, Danielaaveva ricevuto 3.727 voti, secondo dopo il candidato eletto Vincenzo D’Incecco, attutendo il crollo del partito. Senza che qualcuno faccia un passo indietro, però, il piano di FdI potrebbe crollare. E questa volta FdI, forte del 18,01% al Comune contro il 6,60 della Lega, non vuole negoziare troppo le regole del gioco.

 
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