svolta per Stella Maris e lavora a Villa Delfico – Pescara – .

MONTESILVANO. Il 2024 sarà l’anno in cui inizieranno i lavori di Stella Maris e Villa Delfico. Lo afferma il sindaco Ottavio De Martinis, rieletto con quasi il 70% dei voti.
Sindaco, una maggioranza così ampia è un’opportunità o un rischio?
«Credo che rappresenti assolutamente un’opportunità, perché mi permette di avere sufficiente stabilità per prendere decisioni con tranquillità e portare a termine tutti i progetti».
Cosa farà subito?
«Sicuramente finalizzerò tutte le azioni già avviate, volte ad offrire a cittadini e turisti un’area riqualificata e valorizzata in alcune peculiarità».
Che estate sarà in città? «Ci ​​auguriamo di ripetere in termini di presenze e soddisfazioni la stagione dello scorso anno, che è stata una stagione meravigliosa. Vogliamo regalarci e regalare un’estate altrettanto bella, con la ciliegina sulla torta rappresentata dai World Skate Games di settembre”.
Dovresti essere l’ultimo sindaco di Montesilvano prima della fusione con Pescara e Spoltore nel 2027. Ma la fusione avverrà davvero entro il 2027 o è possibile che venga rinviata al 2029 come ha detto il presidente del consiglio comunale di Spoltore Lucio Matricciani?
«Ho sempre detto che la fretta è una cattiva consigliera e che la fusione è un processo così complesso e difficile che non può riposarsi sulle lancette di un orologio. Con Pescara e Spoltore abbiamo continuato un percorso e ci siamo accorti, strada facendo, delle difficoltà che ci sono. Cercheremo di seguire il programma, effettuando tutte le operazioni necessarie, ma se servisse anche qualche anno in più non griderei allo scandalo, ma la vedrei come una grande opportunità per il territorio”.
In ogni caso, sei ancora contro la Nuova Pescara?
«Sono molto scettico. Ho sempre auspicato una revisione del processo che a mio avviso avrebbe dovuto essere pensato nell’ottica di una città metropolitana, piuttosto che una fusione che, così come è stata concepita, nasconde difficoltà e rischi. Un’esperienza in ottica metropolitana garantirebbe ciò che vogliono i cittadini ed eviterebbe la scomparsa di Montesilvano e Spoltore che rischiano di diventare solo periferie”.
Quanto tempo durerà il Consiglio? Ci saranno conferme?
«Spero di comporre il consiglio nel più breve tempo possibile, chiudendo i giochi entro una settimana. Considerando i numeri e i nomi usciti dalle urne, ci saranno delle riconferme rispetto allo scorso mandato. Potrebbero esserci novità per le quote femminili, anche alla luce del fatto che due consiglieri su tre lo sono Daniela Renisi E Barbara Di Giovanni non hanno fatto domanda.
In città ci sono anche opere abbandonate di cui si era parlato in campagna elettorale: scuola in legno, Villa Falini, via Lazio, Villa Delfico. Cosa accadrà?
«Villa Falini è l’unica opera per la quale non abbiamo un futuro certo, perché necessita di un intervento che la renda fruibile, ma soprattutto perché ha un vincolo testamentario che prevede esclusivamente un ricovero per anziani, quindi avremo ricorrere ai privati. Ciò che occorre fare è pensare ad una variante che possa apportare un aumento di volume alla struttura esistente, in modo da preservare il terreno circostante, evitando la costruzione di un secondo edificio. Per quanto riguarda Villa Delfico, abbiamo ottenuto un finanziamento tramite Pinqua (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, ndc): la Regione è soggetto attuatore e quindi le procedure sono di competenza dell’ente, però ci hanno assicurato che i lavori di riqualificazione partiranno entro il 2024. Entro l’anno partiranno anche i lavori della Stella Maris: ho parlato con il rettore della l’università e oggi quel progetto ha tutte le gambe per camminare perché ha ottenuto i pareri necessari. Per quanto riguarda la scuola in legno, come ho chiarito nel mio programma, l’idea è quella di creare un presidio di legalità: è in corso un confronto con il ministero per verificarne la fattibilità”.
Il 2024 è l’anno della svolta? «Questo sarà un anno importante, durante il quale la maggior parte delle opere incompiute di Montesilvano inizieranno una nuova vita. Su via Lazio, come per Villa Falini, abbiamo fatto quello che potevamo fare, cioè liberare la struttura, ma ora Pescara e gli altri proprietari devono poter vendere a qualcuno interessato a investire. Sarebbe qualcosa di straordinario, perché l’edificio così com’è, sia dal punto di vista strutturale che di decoro urbano in una zona altamente turistica, non premia. Il Comune di Pescara rifarà un avviso di vendita ma, a quanto mi risulta, sembra esserci un interesse da parte di terzi.
Qual è la vostra promessa ai montesilvanesi?
«La mia promessa è di continuare con la stessa determinazione, passione e impegno che abbiamo messo in questi cinque anni. E’ l’unico modo per ringraziare i montesilvanesi che ripongono in me grande fiducia. Voglio rendere la nostra città sempre più bella, attraente, dignitosa e inclusiva. Infonderò un’energia enorme per raggiungere l’obiettivo. Anche dal punto di vista della Nuova Pescara, se si dovesse fare, voglio che il nostro territorio abbia un ruolo da protagonista e non da comprimario”.

 
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