Un documentario poetico sull’esperienza della guerra in Ucraina nella vita delle persone, alla ricerca di un senso nella sofferenza: è “Turn in the Wound” di Abel Ferrara, presentato in anteprima italiana questa sera nella giornata di chiusura della XX edizione di Biografilm Festival di Bologna.
“È un film di performance, poesia, musica e esperienza di persone in guerra”, lo ha definito il regista americano. “Una ricerca di senso nelle sofferenze infinite e nei conflitti che riecheggiano nel passato”: “Turn in the Wound”, ha aggiunto Ferrara, è “uno sguardo all’eterna ricerca della libertà contro l’incubo dell’oppressione e della forza militare”.
La voce della sacerdotessa del rock Patti Smith, che canta e legge intimamente le opere dei poeti Antonin Artaud, René Daumal e Arthur Rimbaud, si unisce alle testimonianze dei soldati e di chi vive nelle zone di combattimento dell’Ucraina e alle parole dei loro Il presidente Volodymyr Zelenskyj. Il cantautore offre così una profonda riflessione emotiva sull’anelito di libertà di fronte alla violenza che sconvolge la vita degli ucraini dal febbraio 2022.
Abel Ferrara, autore del film cult “Il cattivo tenente”, esplora i conflitti umani e la ricerca di pace ed equilibrio attraverso la musica, le parole e attraverso le esperienze delle persone in guerra in Ucraina.
“Quando gli viene chiesto come può aiutare il mondo, il Dalai Lama risponde ‘essendo la migliore versione di me stesso’. Quando vedo Patti Smith nel suo lavoro, nella sua vita, la poetessa, la cantante, la madre, o il presidente Zelenskyj che governa con umiltà, mi sento ispirato, voglio quello che hanno, voglio essere vicino a loro, imparare da loro filmateli – dichiara il regista – La guerra è lontana dalla mia realtà immediata, ma è la realtà di troppe persone che sono come me. La morte e la distruzione possono essere combattute solo con azioni contrarie, amore, compassione, empatia, poesia, film.
