“Diteci quando riaprirà il tunnel” – .

«Ci ​​dica quando riaprirà il tunnel del Tenda». Lo chiede il presidente della Provincia, Luca Robaldo, a nome del comitato di monitoraggio delle gallerie, in una lettera al direttore del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Maria Puja, e al commissario straordinario Nicola Prisco. La mail è stata inviata il 31 maggio «e non l’abbiamo diffusa, per non cadere in polemiche elettorali – dice il presidente e sindaco di Mondovì -. Due settimane dopo, non c’è stata ancora alcuna risposta”.

Nella lettera Robaldo chiede «una conferma urgente sui tempi di consegna dei lavori sul tunnel della Tenda. Ci risulta che né Anas né il commissario straordinario abbiano mai programmato date alternative a quella più volte indicata ufficialmente per la consegna dei lavori, ossia il 30 giugno”. E da portavoce della Provincia, sindaci di Cuneo, Limone, Vernante, Robilante, Roccavione, Borgo e rappresentanti della Camera di Commercio, aggiunge: «Data la complessa e insostenibile criticità infrastrutturale di questa provincia, appare del tutto evidente che una possibile il rinvio, certamente non positivo per questo ambito, andrebbe almeno comunicato tempestivamente”.

Al telefono Robaldo va oltre. Ricordiamo che questa mattina invierà una lettera a sindaci, parlamentari e consiglieri regionali eletti, che entreranno a far parte di un tavolo allargato e, in attesa di una risposta da Anas e Mit, commenta “senza polemiche” la realtà del fatti, sopra descritti La stampa del geologo cuneese Giorgio Martinotti, le cui previsioni sulla Tenda si sono sempre rivelate esatte: «L’apertura entro giugno è del tutto irrealizzabile. La lista delle cose da fare è ancora molto lunga”. A partire dal montaggio del nuovo ponte sul Rio della Cà, iniziato a maggio e che durerà almeno tre mesi (si concluderà tra fine luglio e inizio agosto), al fiume che verrà rimodellato, al tornante curve della Valle Roya da ricostruire, al completamento degli scavi del nuovo imbocco, collegamenti lato francese, interventi di finitura, attrezzaggio e messa in sicurezza.

Tenda bis, la storia di un fallimento

MATTEO BORGETTO

23 aprile 2024



A Fossano, in un colloquio dell’Anas con il ministro Matteo Salvini, il deputato Edoardo Rixi ha spiegato che l’obiettivo è «riaprire entro la fine dell’estate, comunque prima dell’inverno». Ipotesi remota, secondo Martinotti: «Si può fare solo in caso di apertura in modalità provvisoria (ma comporterebbe interferenze con i cantieri e anche rischi per la sicurezza dei veicoli, ndr). La primavera del 2025 è più affidabile. Se però si parla di apertura definitiva al traffico, con lavori e collaudi completati, la fine del 2025 è ragionevole”. Tradotto: quarta estate e quarto inverno consecutivo senza Tenda dall’alluvione di inizio ottobre 2020.

«Leggiamo con preoccupazione e vediamo, anche dalle foto del cantiere, che la scadenza annunciata non sarà rispettata» continua Robaldo. Unica alternativa sulla strada, l’ex militare “dei 46 tornanti”, riservata a residenti, frontalieri e turisti muniti di autorizzazione. L’altra è la ferrovia Fossano-Cuneo-Ventimiglia, che il Consiglio Ue ha inserito nella rete Globale con il regolamento Ten-T, riconoscendone la valenza internazionale, che consentirà di accedere ai finanziamenti europei per migliorare la tratta. «Almeno questa è una buona notizia – conclude Robaldo -. Ne discuteremo al tavolo tecnico sulla linea a fine mese”.

 
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