Fuga dal carcere Beccaria di Milano, catturato anche il secondo evaso – .

Fuga dal carcere Beccaria di Milano, catturato anche il secondo evaso – .
Fuga dal carcere Beccaria di Milano, catturato anche il secondo evaso – .

La polizia è riuscita a rintracciare e riportare dietro le sbarre anche il secondo dei due detenuti evasi nei giorni scorsi dal carcere minorile Beccaria di Milano: si tratta di Hasain Zakariaanche lui di nazionalità marocchina come l’altro latitante catturato ieri.

Secondo quanto riferito dalle autorità, il giovane è stato individuato intorno alle 21,30 di oggi, domenica 16 giugno, nei pressi dell’ingresso del penitenziario. È stato l’addetto alla portineria ad notarlo e riconoscerlo, facendo scattare l’allarme: il personale penitenziario lo ha poi prelevato e riportato in cella. La notizia è stata diffusa dalla Federazione dei sindacati autonomi CNPP, e precisamente dal vicesegretario generale Domenico Pelliccia e dal segretario nazionale Giuseppe Merola, che hanno espresso “esprime grande soddisfazione e incondizionata soddisfazione per il lavoro svolto dal personale della Polizia Penitenziaria, guidato dal direttore Daniele Alborghetti”.

I due si erano dati alla fuga nel pomeriggio di venerdì scorso 14 giugno intorno alle 15,30 fuggendo dai viali limitrofi all’area del Centro di Prima Accoglienza (Cpa), e scavalcando il muro del cortile e il muro di cinta. Il personale della Polizia Penitenziaria si è subito messo al lavoro per rintracciare i detenuti, organizzando una approfondita perquisizione nelle zone circostanti il ​​carcere dove potevano trovare ospitalità e organizzando pattugliamenti.

L’opera di ricerca aveva dato i primi frutti nelle prime ore di ieri, sabato 15 giugno, quando è stato arrestato il primo dei fuggitivi, il marocchino Fachiro Ahmed. Il nordafricano era stato identificato dalla polizia intorno alle 2,30 del mattino nella stazione ferroviaria di Garbagnate Milanese: a bordo di un treno, stava cercando di raggiungere Milano Cadorna. Lo straniero, che aveva resistito all’arresto da parte dei militari, era stato affidato al Penitenziario, che prima di riportarlo in carcere lo aveva portato all’ospedale San Carlo di Milano poiché lamentava dolori al petto.

Dopo le brillanti e rapide operazioni di ritrovamento dei fuggitivi, concluse anche grazie al supporto del Nucleo Investigativo della Polizia Penitenziaria e dei Carabinieri, il sindacato chiede cambiamenti urgenti.

“Ora autorevole riflessione politica dall’Amministrazione Centrale”infatti, auspica la Federazione dei sindacati autonomi CNPP, “affinché venga rafforzato il numero degli agenti di polizia penitenziaria e valutati gli interventi strutturali che chiediamo da tempo, nonché rivedere le politiche di detenzione dei minori nei distretti di tutta la Penisola, soprattutto dei soggetti affetti da disagio sociale e psichiatrico disturbi”.

 
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