Donare un libro è un gesto meraviglioso, per chi lo fa e per chi lo riceve” – .

Pirati della bellezza – Ristampa – Cultura – Viterbo – Giulia Pappalardo di Nou Group che ha sostenuto l’iniziativa: “Pagine piene di significato e che ci insegnano anche che il principe non salva necessariamente una principessa, ma che anche una donna, la fata turchina, può salvare un uomo”

di Maurizio Marcoaldi

Viterbo – Pinocchio di Collodi regalato alle scuole elementari – Donate 3000 copie – La presentazione all’Unitus – L’imprenditrice Giulia Pappalardo


Viterbo – IL Pinocchio di Carlo Collodi con le illustrazioni inedite della viterbese Chiara Narduzzi, donato a 3mila bambini delle scuole primarie di Viterbo, è da poco arrivato in tutte le scuole primarie della città. In questa occasione pubblichiamo l’intervista a Giulia Pappalardo, responsabile comunicazione ed eventi di Nou Group che ha sostenuto l’iniziativa, unica in Italia.


L’azienda del Gruppo Nou sostiene, insieme ad altri enti, l’iniziativa Piattaforma 2.0 per regalare una copia delle Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (Galeotti Editore) a tutti i bambini delle scuole primarie di Viterbo. Vorresti parlarci del tipo di lavoro che svolge la tua azienda, del target a cui si rivolge, di quanti dipendenti hai?
“L’azienda si occupa di architettura, ingegneria sostenibile e parchi fotovoltaici e quindi di energie rinnovabili. Siamo uno studio di progettazione che mira a creare ambienti su misura per l’uomo, dando quanto più spazio possibile alla creazione sostenibile. Le nostre progettazioni riguardano per lo più edifici di grandi dimensioni e lavoriamo molto per il pubblico, occupandoci ad esempio di ambienti per ospedali e scuole. Tra i nostri interventi c’è quello per il centro di protezione civile di Capena. Al momento siamo circa 45 persone tra dipendenti interni e collaboratori esterni. La nostra sede è a Viterbo, poi ne abbiamo una anche a Roma. Senza dimenticare un altro a Miami, dove al momento non sono in corso operazioni”.

Perché la vostra azienda ha deciso di sostenere l’iniziativa di regalare un libro cartaceo a 3mila bambini delle scuole primarie di Viterbo?
“Innanzitutto perché la nostra azienda è molto attenta all’aspetto sociale. Ci occupiamo di tre ambiti principali: sostenibilità, alto design e centralità umana. Al centro dei nostri interessi c’è la progettazione ma sempre a misura d’uomo, tenendo conto delle loro esigenze. Il fatto di poter sostenere con un libro l’educazione delle ragazze e dei ragazzi rientra quindi pienamente nel nostro modo di pensare. Ci ha reso davvero felici di poter regalare un oggetto che possa essere la base per la crescita di quelli che sono il futuro della nostra società e forse anche il futuro della nostra professione.”

Oggi viviamo in un mondo sempre più digitalizzato. I bambini e i ragazzi hanno un rapporto diretto con l’immagine digitale fin dalla tenera età, grazie agli stimoli provenienti da tablet, computer e smartphone. In questo quadro in continua evoluzione, quanto è importante per i più piccoli vivere il contatto diretto con la carta stampata e con i libri come oggetti fisici?
“È molto importante che i nostri bambini e ragazzi continuino a vivere un contatto diretto con la carta stampata. Ricevere un libro in regalo è un gesto meraviglioso, per chi lo regala e per chi ne è il destinatario. Un libro colpisce subito innanzitutto perché ha un suo odore specifico. Questo infatti è il suo segno distintivo, in ogni pagina che navighi. Se chiudo gli occhi sento ancora il profumo dei libri e del manuale che avevo a scuola o delle favole che mi raccontavano i miei genitori da bambino. Un libro è un regalo meraviglioso. Lo tocchi, lo leggi, lo sfogli, puoi dargli l’intonazione che desideri. In un certo senso lo fai tuo. E quando hai un libro sei parte della storia che viene raccontata al suo interno”.


Viterbo – Pinocchio di Collodi donato alle scuole primarie – Donate 3000 copie – Presentazione all’Unitus


Cosa ne pensi e come hai vissuto l’idea che il libro regalato fosse il Pinocchio di Collodi, un libro universale, un testo tradotto in tutte le lingue del mondo e divulgatore di valori senza tempo?
“Era importante che il libro che veniva regalato fosse proprio Pinocchio per la forza dei valori che trasmette, a partire dalla lealtà e dall’altruismo. Si tratta infatti di una storia ricca di messaggi senza tempo, che potrà essere un riferimento per tutta la vita. È un testo che spinge a credere nei sogni, ma non solo.

Credo che al suo interno ci sia anche un altro messaggio che me lo fa amare particolarmente. Mi riferisco al fatto che Pinocchio è una favola che non parla di principesse salvate dal principe. Un elemento che può risultare particolarmente significativo soprattutto per le ragazze e i ragazzi. Bisogna infatti dire loro che le principesse non hanno necessariamente bisogno di essere salvate dai principi, ma molto spesso salvano i principi o salvano se stesse. Ovviamente non c’è niente di sbagliato nell’essere salvati secondo i principi, ma è importante tenere presente che non è l’unica opzione. Infatti in Pinocchio, ad esempio, è la fata turchina, che è una donna, a salvare il protagonista. Ci sono poi altri messaggi molto significativi, come quello incarnato dalla figura del gatto e della volpe. Ci ricordano che non è tutto oro quello che luccica, che è sempre bene guardarsi le spalle e capire con chi si ha a che fare”.

Il libro regalato alle scuole è arricchito da 40 immagini dell’illustratrice Chiara Narduzzi, un omaggio ad Antonio Rubino. Uno stimolo in più per i bambini e la loro fantasia?
“Le illustrazioni del libro sono meravigliose. Credo che Chiara Narduzzi abbia un talento davvero innato. La forza di quelle illustrazioni sta nel fatto che sono bellissime sia agli occhi dei più piccoli che a quelli dei più grandi. Sono disegni per tutte le età e ben fatti. Potrebbero facilmente essere piccoli quadri da appendere in casa”.

Il progetto Platform 2.0 non solo guarda al passato ma resta anche al passo con i tempi. In particolare, la copertina illustrata è arricchita dalla realtà aumentata. Un’idea che in qualche modo lega la lettura “tradizionale” alla lettura digitalizzata. Ti è piaciuta questa idea?
“Credo sia stata un’idea vincente, uno stimolo in più per leggere il libro. In questo modo i bambini sono ulteriormente stimolati a sfogliare le pagine perché potrebbe essere molto interessante vedere la copertina in realtà aumentata e confrontarla con quello che hanno letto o con quando leggeranno la prossima volta. È un elemento in più che arricchisce il libro e che unisce tradizione e innovazione”.


Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi – Editore Galeotti editore – Scarica l’app Artivive (Apple – Android) sul tuo cellulare e inquadra questa immagine con il tuo smartphone e vedrai una piccola meraviglia fatta di bellezza e fantasia


Quanto è importante oggi avere il coraggio di continuare a investire in cultura e formazione, soprattutto a sostegno delle nuove generazioni?
“È molto importante per la nostra azienda. Nella nostra azienda il 60% dei dipendenti sono donne e il 40% sono madri. Molti di noi hanno figli e ci sono anche molti padri. Siamo quindi a stretto contatto con il mondo dei più piccoli e per questo ci rendiamo pienamente conto di quanto siano importanti la cultura, la lettura e l’informazione. Dico sempre che ci sono tre cose che salveranno il mondo: i bambini, la curiosità e la comunicazione”.

Il progetto di regalare un libro a ragazze e ragazzi ha unito il mondo della scuola, delle istituzioni e dell’imprenditoria. Quanto è importante fare rete sul territorio per favorirne la crescita e valorizzarlo?
“Credo che fare rete sia sempre importante, non solo in questo campo. Soprattutto quando hai un messaggio prezioso da trasmettere. Secondo me, più siamo, meglio è. Un individuo può facilmente portare avanti le proprie convinzioni, ma insieme possono trasmettere meglio il proprio messaggio ed essere più incisivi. Inoltre, con uno scopo comune ma metodi di comunicazione diversi, si possono raggiungere ancora più persone”.

Pensi che possa essere educativo estendere questo progetto ad altre scuole, oltre a quella di Viterbo?
“Credo che regalare un libro sia sempre educativo. È quindi importante darlo a quante più persone possibile, soprattutto perché Pinocchio, come abbiamo detto, è un libro che ha un significato profondo e una forte morale. Un libro che più i bambini leggono e capiscono, magari anche con l’aiuto dei genitori, meglio è”.

Molti bambini hanno partecipato alla presentazione dell’iniziativa Piattaforma 2.0, evento che li ha particolarmente coinvolti. Qual è stata l’emozione più forte nel vivere l’intera iniziativa e quella giornata?
“Il giorno della presentazione dell’iniziativa è stato sicuramente molto emozionante per i bambini, ma anche per me perché volevo trasmettere loro un messaggio. È stato bello vedere la loro curiosità e gioia nella condivisione. Particolarmente toccante è stato il momento in cui tutte quelle piccole mani hanno preso il libro e lo hanno sollevato. È molto coinvolgente vederli tutti lì insieme, per uno scopo comune”.

Maurizio Marcoaldi


Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi, donato da istituzioni e imprese a 3mila bambini delle scuole primarie di Viterbo, è un grande e unico evento culturale ideato e realizzato da Piattaforma 2.0 in collaborazione con la Fondazione Carivit, Unitus, provincia di Viterbo, Gruppo Nou, Eleonora Bonucci, Noi-Com, Costruzioni sagge. E con il patrocinio diUfficio scolastico regionale del Lazio – ambito territoriale di Viterbo, della diocesi di Viterbo, della biblioteca consortile di Viterbo, dell’associazione portinai Santa Rosa, e dello studio di comunicazione e design Majakovskij.


Articoli: Luca Provvedi: “Pinocchio per 3mila bambini: il libro di carta permette il contatto fisico diretto con la parola” – Sergio Saggini: “Pinocchio per 3mila bambini: il libro di carta lascia spazio alla fantasia e arricchisce il vocabolario”

17 giugno 2024

 
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