«Nelle ultime elezioni amministrative si è votato in 52 dei 131 comuni lucani: 42 in provincia di Potenza, di cui una sola città, Potenza, con più di 15mila abitanti e 10 in provincia di Matera. Le donne candidate alla carica di sindaco sono state 16 su 42 nei comuni di Potenza (38,0%) con 5 elette ad Anzi, Chiaromonte, Picerno, Rapone e San Chirico Nuovo, mentre delle 3 candidate su 10 nei comuni di Matera (33,0%), a Garaguso è stato eletto un solo eletto. In totale sono state elette 6 sindache donne su 52 comuni votanti, pari all’11,5% del totale dei sindaci eletti, un dato che conferma la teoria del glass ceiling, cioè quell’insieme di ostacoli che diventano vere e proprie barriere invisibili e impenetrabili, da qui la metafora del bicchiere, che si pone tra i ruoli manageriali e le donne, impedendo a queste ultime di raggiungere i vertici nei diversi ambiti lavorativi, istituzionali e di rappresentanza, a prescindere dai risultati ottenuti e dai propri meriti. Del resto, il rapporto WeWorld 2023 aveva classificato anche la Basilicata come una regione ostile alle donne, con un indice di esclusione femminile molto alto, anzi il più alto in Italia, che risente fortemente della scarsa presenza di donne lucane nelle istituzioni. Ciò che resta è il bellissimo segno di partecipazione e di coraggio che le donne lucane hanno dato candidandosi alla carica di sindaco. Ci auguriamo che la loro energia rimanga intatta e che venga valorizzata la presenza delle donne, sia nei prossimi consigli comunali che si costituiranno, sia nelle politiche pubbliche attuate dalle nuove amministrazioni”. È quanto si legge in un post del coordinamento femminile della Cisl Basilicata pubblicato sulla pagina Facebook del sindacato nell’ambito della campagna permanente per la parità di genere #iolottotuttolanno.
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