addio al possesso palla, rompe con il passato (Corbo) – .

addio al possesso palla, rompe con il passato (Corbo) – .
addio al possesso palla, rompe con il passato (Corbo) – .

Sarà nella scia di Inter e Atalanta. Il gioco evolve e anche Pep Guardiola è uscito dalla stagnazione, sono passati dieci anni dal 4-3-3 del Barcellona.

Db Milan 07/04/2021 – Campionato di calcio Serie A / Inter-Sassuolo / foto Daniele Buffa/Immagine Sport nella foto: Antonio Conte

Conte porterà il 3-4-3 a Napoli: addio al possesso palla, rottura con il passato. Lo scrive Antonio Corbo sull’edizione napoletana di Repubblica.

La modernità indica nuove tendenze: abbandonare il possesso palla (caro a Sarri che ne ha fatto un dogma ammirevole) per creare spazi fulminei alle spalle dei difensori rivali.

Conte è in perfetta linea con l’atteso 3-4-3. Sarà nella scia di Inter e Atalanta. Il gioco evolve e anche Pep Guardiola è uscito dalla stagnazione, sono passati dieci anni dal 4-3-3 del Barcellona.

Il momento del calcio in Italia come in Europa offre un’opportunità ad Antonio Conte. Rottura con il passato a Napoli.

Una metamorfosi radicale nello stile di vita, nella gestione e nel gioco.

L’ammirazione per Sarri e poi per Spalletti ha lasciato solo grandi elogi ma appena uno scudetto in un totale di sei anni di rigore e severa preparazione. Nel ventesimo anno di presidenza De Laurentiis si apre un ciclo diverso: una squadra attraente nel pragmatismo.

Non solo Conte, anche la Spagna ha cambiato identità: addio al possesso palla esasperato, alle verticalizzazioni più rapide e ai lanci lunghi (L’Equipe)

L’ultima volta che la Spagna ha vinto con meno possesso palla dell’avversario era il 2008. L’Equipe lo ricorda bene: “Sergio Ramos giocava ancora come terzino destro e Gerard Piqué non era nemmeno stato convocato. Sedici anni fa, nella finale vinta contro la Germania (1-0)“. Le Furie Rosse hanno registrato un possesso palla pari al 46%. Poi vennero i Mondiali e i successivi Europei. Ma quei trofei arrivarono con un’idea di gioco precisa, indiscutibile e non negoziabile. Oggi, dopo aver visto Spagna-Croazia, quell’idea sembra essere svanita,

Un anno e mezzo fa, il suo possesso palla al 77% e gli oltre 1.000 passaggi contro il Marocco negli ottavi di finale della Coppa del Mondo simboleggiavano un’identità spinta fino alla caricatura. Sabato a Berlino gli spagnoli hanno mostrato un volto diverso contro la Croazia (3-0). La Roja aveva già meno possesso palla prima del primo gol di Alvaro Morata (29esimo)“. Oggi più velocità e verticalizzazioni.

Alla Spagna sono bastati poco più di quattro secondi per mettere Morata in porta

De la Fuente a Euro 2024 rischia un calcio diverso. Innovativo per certi versi in Spagna. Contro la Croazia hanno”accettato il rischio di giocare più velocemente“. Niente più melina che aspetta (e spera) di far addormentare il tuo avversario. “Il primo gol è arrivato da un lungo passaggio filtrante di Fabian Ruiz verso Morata, la Spagna ha avuto palla nella propria metà campo per soli quattro secondi. Il secondo gol conclude un’azione innescata da un diagonale dello stesso Fabian Ruiz, in profondità, verso Lamine Yamal dopo appena due passaggi. Il portiere Unai Simon ha aumentato la sua percentuale di passaggi lunghi del 350% rispetto all’ultima Coppa del Mondo, anche se ciò significa restituire la palla agli avversari“.

Insomma, niente più possesso palla esasperato. “L’idea della Spagna non è più quella di controllare a tutti i costi il ​​ritmo e la posizione di tutti”. La Spagna non è certamente la favorita per questo Europeo ma “almeno sono diventati una delle squadre più interessanti“.

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