Olanda, vittoria emozionante. Weghorst ribalta la Polonia – .

POLONIA

1

OLANDA

2

POLONIA (3-5-2): Szczesny 7, Bednarek 6, Salamon 6,5 (41′ st Bereszynski sv), Kiwior 5,5; Frankowski 6, Szymanski 5.5 (1′ st Moder 5.5), Zielinski 6.5 (33′ st Piotrowski 6.5), Romanczuk 6 (10′ st Slisz 5.5), Zalewski 5.5; Urbanski 5,5 (10′ st Świderski 6), Buksa 6,5. Tutto. Prova 6.

OLANDA (4-3-3): Verbruggen 6.5, Dumfries 6, De Vrij 6.5, Van Dijk 6.5, Aké 6.5 (41′ st Van de Ven sv); Schouten 6, Reijnders 6, Veerman 6 (17′ st Wijnaldum 6); Xavi Simons 5,5 (17′ st Malen 6), Depay 5,5 (36′ st Frimpong sv), Gakpo 6,5 (36′ st Weghorst 7). Tutto. Kumann 7.

Arbitro: Soares Dias 6.

Reti: 16′ pt Buska (P), 29′ pt Gakpo (O), 39′ st Weghorst (O).

Note: Veerman (O) ammonito. Calci d’angolo: 6-3 per l’Olanda. Tempo di recupero: 1′ e 5′.

L’OIanda vince con merito, la Polonia esce dal campo a testa alta. Il 2-1 finale è infatti frutto di un maggior numero di occasioni create dagli olandesi e in gran parte bloccate da Szczesny, ma i biancorossi vengono puniti dalla doppietta con altrettante deviazioni. La prima di Romanczuk su conclusione di Gakpo dal limite, tocco che spiazza completamente il portiere bianconero. Il raddoppio di Bednarek a pochi minuti dalla fine, per aggiustare una traiettoria che altrimenti sarebbe stata poco comoda a Weghorst per deviare in rete, mossa vincente di Koeman dalla panchina. È infatti la Polonia a passare per prima con una delle specialità della casa, i calci di punizione, nell’occasione sferrati perfettamente da Zielinski sulla testa di Buksa, più pronto del Dumfries nella deviazione aerea. L’attaccante ha un ruolo ingrato, sostituendo l’assente Lewandowski, in panchina solo per apparizione e impegnato nel recupero in vista della seconda partita del girone contro l’Austria venerdì prossimo.

Già sfavorita, la squadra di Probierz gioca con la leggerezza di una sfavorita. Si ritira, affida buona parte delle sue speranze a Szczesny e dopo un quarto d’ora di sofferenza iniziale colpisce con il primo affondo. Il pareggio arriva presto ed è un atto di giustizia, anche se supportato da una certa dose di fortuna. Il copione resta più o meno lo stesso nel resto della partita, ma l’Olanda è sempre costretta a guardarsi le spalle, sia perché manca precisione in attacco (4 tiri in porta su 21 totali), sia perché al contrario gli avversari spesso colpiscono i loro colpi. tre poli mentre avanzano. Koeman ha coraggio, toglie Depay e Gakpo, il secondo dei quali è uno dei più vivi. Ha ragione, infatti, perché è uno dei due ragazzi scelti tra le riserve iniziali a risolvere la partita, dopo ripetuti tentativi con l’interista Dumfries spesso protagonista: arriva sempre la palla, ma non è fortunato nell’ultima decisione, assist o sparato sia esso. Lo stesso Probierz fa una scelta sorprendente, togliendo capitan Zielinski (tra i migliori) e inserendo Piotrowski. La prende anche lui, anche se non la raccoglie, perché alla fine il subentrato si mangia Reijnders e serve il pareggio a Swiderski, che viene disinnescato da Verbruggen in corner.

 
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