Incoronazione del Marzocco, boom di presenze in Piazza della Signoria / FOTO – .

Incoronazione del Marzocco, boom di presenze in Piazza della Signoria / FOTO – .
Incoronazione del Marzocco, boom di presenze in Piazza della Signoria / FOTO – .

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Rivive l’antica tradizione dell’incoronazione del Marzocco, rito che si svolgeva quattro giorni prima e quattro giorni dopo il giorno di San Giovanni, e durante il quale i debitori, cessati o falliti, venivano banditi e condannati per qualsiasi delitto. non perseguibile.

Per il quarto anno consecutivo, l’antico cerimoniale ha catturato gli sguardi affascinati di fiorentini e turisti in una Piazza della Signoria gremita. Spettatori che aspettavano il corteo storico della Repubblica Fiorentina, guidato dal regista Filippo Giovannelli, per lasciare il Palagio di Parte Guelfa con la corona, realizzata dal maestro orafo Paolo Penko, e arrivare in Piazza della Signoria per porla sul capo di Marzocco per mano del vicesindaco, Alessia Bettini, e del presidente della Società di San Giovanni Battista, Claudio Bini.

“La tradizione che abbiamo recuperato insieme al Comune – spiega Bini – celebra il Marzocco, simbolo del potere civile ma anche icona dell’antico rito pagano. La Compagnia di San Giovanni fa questo dal 1796, recuperando e tramandando le tradizioni alle nuove generazioni. Per questo premiamo due giovani testimoni che, con il loro lavoro e la loro arte, diffondono i valori e la storia di Firenze e della Toscana nel mondo”.

Il premio in questione è la Corona del Marzocco, dedicato alle giovani generazioni che raccontano Firenze e la Toscana nel mondo. I vincitori sono stati l’attore Gianmaria Vassallo e Silvia Daddi, titolare di Mollica’s insieme al marito Mattia Maracci.

Ai due giovani è stata donata una riproduzione in miniatura della Corona del Marzocco che, secondo l’antica tradizione fiorentina, viene posta sul capo del Marzocco in Piazza della Signoria in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni Battista.

“Ringrazio la mia famiglia che mi ha trasmesso i valori della Toscana e quell’ironia che ci fa sempre sdrammatizzare tutto – ha commentato Daddi – Noi toscani abbiamo una funzione sociale, preserviamoci. Sono originario di Turbone, piccola frazione di Montelupo Fiorentino, e per questo essere qui è un onore immenso”.

 
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