il curioso caso del compenso a don Pierino strozzino – .

Pierino Citrigno

Una città senza memoria è una città senza futuro. Lo scriviamo da anni, raccontando gli eventi tragicomici della città di Cosenza ma non solo. Nella Città dei Bruzi la deriva va avanti dal giorno in cui è morto Giacomo Mancini e gli sciacalli – appartenenti a tutto lo schieramento politico – sono saliti al proscenio e in questi due decenni si sono mangiati tutto il possibile, con ovviamente i leader Occhiuto e Adamo, gli sfortunati “eredi” di Mancini.

Ma quello che è accaduto pochi giorni fa, con la squallida vicenda di Palazzo Edera, quello davanti allo svincolo autostradale di Cosenza, ha davvero dell’incredibile e ovviamente non viene nemmeno menzionato di sfuggita dai media di regime, che ovviamente sono anch’essi generosamente finanziati dal governo repellente protagonista di questa storia, al secolo Don Pierino Citrigno, meglio conosciuto a Cosenza come Pierino lo strozzino…

Ancora una volta vi abbiamo raccontato ciò che tutti vorrebbero nascondervi.

COSENZA, IL RITORNO DI DON PIERINO (https://www.iacchite.blog/cosenza-il-ritorno-di-don-pierino-citrigno-travestito-da-edera/)

Don Pierino Citrigno – la cui pubblicità del suo ultimo centro diagnostico a Castrolibero appare ovunque e anche sugli autobus di Amaco… – è tornato in auge travestito da Edera. O se preferisci, come cantava la bonanima di Nilla Pizzi, avvolta come l’edera…

Edera è il nome dell’impresa che alla fine degli anni Novanta costruì all’imbocco dell’autostrada un edificio a più piani abusivi. La vicenda fece scalpore perché in quegli anni Giacomo Mancini era ancora sindaco di Cosenza, e fece rispettare la legge a tutti. A cominciare dai bulli e poi ha fatto sventare quei due piani abusivi. Senza se e senza ma.

Dopo vent’anni e più in Comune adesso c’è un sindaco incappucciato, che risponde come un burattino agli ordini di Nicola Adamo, che invece fa affari con i prepotenti. Ed è per questo che ha deciso di risarcire don Pierino lo strozzino che pagherà i conti. E cioè i cosentini che ancora pagano le tasse. Perché per onorare quell’indennizzo il Comune dovrà accendere un mutuo che peserà sulle generazioni a venire.

Questa è la storia che tutti i cosentini conoscono ma che nessun media è disposto a raccontare per paura di perdere la pubblicità del famigerato Gruppo Citrigno porcaria e puru arassusia.

La notizia ha fatto il giro della città e come sempre è sulla bocca di tutti. Tanto che don Pierino, nei suoi giri per la città con guardie del corpo e leccapiedi al seguito, continua a dire, ridendo volgarmente, che non c’entrava niente, e che avevano fatto tutto Giggino Tic Tic e Nicola Capu i Liuni.

Ovviamente silenzio da parte del Comune. Perché «ma non possiamo rispondere Iacchite». Solita litania che tutto il palazzo ha sempre pronunciato con la conseguenza che aumentano i nostri lettori e diminuiscono gli elettori disgustati. Per non parlare dei mafiosi che continuano a sguazzare nel Palazzo dei Bruzi, evidentemente sicuri di non essere puniti da quel signore che è il reggente di Gratteri, che vorrebbe diventare anche lui procuratore capo di Cosenza e che evidentemente è pronto a continuare… la copertina -up del suo predecessore, il leggendario Leopardo ormai in pensione.

Insomma, ancora una volta, come al solito, abbiamo ragione. E per questo vi diciamo che l’affare è duplice. Perché don Pierino travestito da Edera riceverà il compenso grazie alla delibera del Comune, ma poi l’altro affare lo farà l’impresa che costruirà il nuovo palazzo di Edera. E chi pensi che ti dirà chi è questa impresa e a quali poteri risponde?

 
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