Hotel all’asta, strutture in cerca di riscatto La Nuova Ferrara – .

Hotel all’asta, strutture in cerca di riscatto La Nuova Ferrara – .
Hotel all’asta, strutture in cerca di riscatto La Nuova Ferrara – .

Ferrara Hanno vissuto stagioni fortunate per poi intraprendere un’inesorabile parabola discendente, ciascuno con la propria strada ma con una meta comune: il messo all’asta. Questo è il destino di tante strutture ricettive della città e della provincia, diverse per storia e dimensioni, alcune ancora funzionanti ma bloccate in un limbo che ne frena il rilancio, altre ormai abbandonate e avviate verso un rapido degrado. Il primo caso comprende il Grand Hotel Bologna a Pieve di Cento, un grande complesso residenziale che, dopo il fallimento del Gruppo Cavicchi, è attualmente gestito da Rinascimento Holding Italia, gruppo immobiliare romano che lo scorso anno puntava all’acquisizione tramite la sua società “La Torre”. Nel giugno del 2023 sembrava cosa fatta, “La Torre” si era aggiudicata l’immobile all’asta per circa tre milioni e mezzo di euro, e aveva già pronto un progetto di restyling. Sei mesi dopo, però, il Grand Hotel Bologna è tornato all’asta non avendo trovato negli acquirenti – come loro stessi hanno spiegato – il supporto necessario da parte delle banche per poter procedere con gli investimenti previsti. A marzo la seconda asta era andata deserta, la prossima sarà bandita tra pochi giorni, il 21 giugno, con un ribasso del 20% rispetto alla base iniziale di 3 milioni e 225mila euro. L’albergo di Via degli Amanti a Pontelagoscuro, invece, mostra ormai chiari segnali di declino.

Destinato Hub per i migranti negli anni dell’arrivo dei profughi in città, ancora nel 2020 aveva ospitato una trentina di immigrati inizialmente destinati a Ravalle e poi dirottati a Ponte in seguito alle proteste che il loro arrivo aveva sollevato nella frazione. E’ in disuso da tempo ed è stato pignorato; il tutore giudiziario ne ha disposto la vendita all’asta che si terrà il prossimo 28 giugno con una base d’asta di 313mila euro. L’edificio si sviluppa su cinque piani fuori terra e dispone di 18 vani con bagno oltre a due locali adibiti a reception e ufficio. Un pezzo di storia della città sarà poi messo all’asta il prossimo 19 luglioAlbergo del Nord Ovest di viale Po, un tempo famoso per la sua capacità ricettiva ma anche per l’offerta dolciaria e gastronomica del suo bar pasticceria. L’albergo è in disuso da molti anni e versa in stato di abbandono. L’area è stata oggetto di un intervento di riqualificazione con l’apertura, nel mese di agosto 2019, di a Supermercato Lidl, a cui si aggiunge la presenza di un punto Creo Store per la progettazione e vendita di cucine. Ma quello che era uno dei alberghi storici a Ferrara, e punto di ritrovo per colazioni e aperitivi, è oggi uno spazio vuoto e abbandonato. Le forze dell’ordine sono state chiamate più volte ad intervenire con controlli e operazioni di sgombero per la segnalazione degli ingressi e degli ingressi bivacchi abusivi. La parte occupata dall’albergo, al numero 52, è in vendita. «Il complesso – si legge nella perizia redatta dal curatore – è stato edificato prima degli anni ’60 con successive modifiche e ristrutturazioni, ed attualmente versa in pessime condizioni internamente. manutenzione in quanto ferma da molti anni. Esternamente invece, essendo stato oggetto di recenti interventi di riqualificazione che hanno interessato l’intero complesso, si presenta in discrete condizioni manutenzione». Il prezzo base è di 191.300 euro e c’è tempo fino al 12 luglio per presentare le offerte, una settimana dopo, il 19 luglio, le buste verranno aperte nella speranza che qualche coraggioso imprenditore mostri la volontà di restituire ai ferraresi un pezzo della loro storia.

 
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