Salerno è sotto shock per il crollo improvviso di un’ala dell’edificio edificio edilizio, uno degli edifici storici del centro cittadino, costruito negli anni ’20 in stile tardo liberty. Succede tutto di notte e fortunatamente la verticale interessata dal cedimento non lo comprende camere da letto. Altrimenti alle vittime si sarebbero aggiunti anche i danni strutturali: l’edificio è infatti abitato circa 50 persone. La causa dell’incidente è attribuita all’indebolimento di uno dei pilastri portanti a seguito di alcuni lavori di ristrutturazione del bar fronte strada, lato Lungomare. Ma su questo c’è battaglia tra gli esperti. I lavori di consolidamento statico durano complessivamente circa un anno e mezzo e comportano la chiusura di un piccolo tratto del lungomare di Trieste.
Ciò però non scoraggia chi, da fuori Salerno, si attarda nelle vicinanze, attratto dal clamore mediatico che circonda il crollo. Così si prende piede forma di turismo inquietante che si concentra su macerie e muri scheggiati. Riaperto il tratto chiuso di lungomare il 15 marzo 2008 mentre il provvedimento di sfratto è stato revocato poco prima di Natale. Dal punto di vista giudiziario il processo si chiude dopo anni in un nulla di fatto: il tribunale monocratico di Napoli assolve nel luglio 2022, dopo una lunga serie di rinvii, incompatibilità ed eccezioniimputati tutti e 15 perché il fatto non sussiste.
