“E il meglio deve ancora venire” – .

Incontriamo il presidente Silvano Intini, in un bar in riva al mare, durante un tramonto di metà giugno quando in Puglia è già piena estate e si preannuncia un’altra stagione da record.

Silvano, cominciamo dalla fine. L’accoglienza in Municipio di tanti tifosi e di tanti cittadini bitonesi.
Meravigliosa. L’anno scorso pensavo di aver visto tutto con la festa al Castello per la Coppa Italia ma quello che ho visto quest’anno in Comune sia al ritorno da Genova che al ritorno da Bari è stato qualcosa che mi ha commosso. Mi sono goduto il viaggio in pullman per le vie della città, la gente riconosceva i giocatori, salutava e applaudiva. Questi sono momenti che non dimenticherò

A proposito di emozione, qualcuno ti ha visto più emozionato rispetto allo scorso anno.
A parte il fatto che a vincere non ci si abitua mai e ho scoperto che ogni vittoria è davvero unica. Ma l’anno scorso è stato diverso. Era la prima volta in assoluto e non ci rendevamo davvero conto di cosa stesse succedendo, sembrava tutto così surreale. Quando non hai mai vinto, farlo per la prima volta non ti permette di goderti appieno il sapore di ciò che hai ottenuto. In questi mesi siamo cresciuti e quest’anno siamo stati più consapevoli. Già durante le Final Eight avevo notato che eravamo diversi. Sentivamo tutti che eravamo la squadra favorita e che avremmo dovuto fare di più rispetto all’anno precedente per confermare il pronostico. Ci siamo goduti ogni momento e alla fine aver vinto nuovamente il trofeo ci ha fatto sentire il profumo della fatica e la gioia è stata ancora più grande.

I tuoi fan continuano a considerarti un “terribile debuttante” ma ora sei qualcos’altro.
Stavano correndo. C’è chi dice che corriamo troppo (sorride, ndr). Ciò che siamo riusciti a fare quest’anno è stato straordinario. Tutti dicono che hai fatto la storia. Nessuno aveva vinto due scudetti di fila nei 15 anni di esistenza della Serie A nel formato attuale, abbiamo raggiunto Ternana e Montesilvano in cima alla classifica. Abbiamo giocato 7 finali in meno di due anni, vincendone 5, perdendone una all’ottavo rigore e la settima arriverà a settembre: record anche per l’Italia. Quando abbiamo iniziato la nostra idea non è mai stata quella di raggiungere una vittoria fine a se stessa ma di creare un percorso che diventasse un modello per il mondo del futsal. Un modo di intendere lo sport di alto livello in una città di provincia che coinvolge l’intera città, dagli imprenditori alle scuole, dalle parrocchie ai circoli associativi. Tutti devono sentirsi protagonisti di ciò che facciamo. Devo dire che, pur essendo qualche anno in anticipo rispetto ai tempi che ci eravamo prefissati, stiamo riuscendo nel nostro obiettivo. A Bitonto tutti si sentono protagonisti delle nostre vittorie.

Più di uno si chiede quale sia la ricetta di questo Bitonto.
Non c’è una ricetta. E non so nemmeno se sia davvero replicabile. Dico che ci ho messo tutta la mia passione che è cresciuta con il passare dei mesi, che la mia famiglia e lo staff che si è creato attorno a noi mettono tutto se stessi per dare il meglio. La squadra si sente davvero protagonista di un percorso incredibile e non viene mai lasciata sola nemmeno nei momenti più difficili. Nessun giocatore viene lasciato indietro e tutti sanno che è un tassello importante di questo meccanismo. Anche quest’anno molti dei nostri top player hanno ricevuto telefonate e richieste di “preventivi”. Rispondono tutti allo stesso modo: perché provare a cambiare se a Bitonto le cose vanno bene, la squadra è forte, la società ci sostiene e puntiamo sempre a vincere?

A proposito, è tempo di pianificare, giugno è tempo di “mercato”.
Questa fretta mi mette ansia. Tutti quelli che vogliono sapere cosa facciamo, chi assumiamo, chi non rinnoviamo. È metà giugno, il campionato è appena finito, le ragazze vanno a riposare. Coloro che sono agitati sono coloro che non hanno raggiunto i propri obiettivi e stanno cercando di migliorare il proprio personale. Se dipendesse da me inizierei la prossima stagione senza cambiare nulla. Il fatto è che migliorare questa squadra non è facile. Siamo molto attenti alle “persone” prima che ai giocatori. Chi arriva deve essere subito disponibile a mettersi a disposizione del progetto sia in termini sportivi che in termini di “impegno”. Essere grandi giocatori ma mettere il proprio talento a disposizione del progetto complessivo.

I tifosi sognano e nominano ottimi giocatori.
Anche noi sogniamo e ognuno di noi vorrebbe portare a Bitonto almeno due giocatori a testa. Ma devono essere 12 di cui massimo 5 non formati in Italia. E non c’è via di fuga da qui. Dobbiamo migliorare la squadra nei settori dove abbiamo sofferto di più quest’anno, magari cercando di renderla più “equilibrata” come vorrebbe Marzuoli.

A che tipo di giocatore pensi di equilibrare la squadra?
Un attaccante, quindi Marzuoli è contento (ride di cuore, ndr).

Quindi la guida tecnica è confermata?
Con Marzuoli stiamo seguendo un percorso tecnico-tattico importante e pluriennale e ripartiremo sicuramente da lui. Ci siamo stretti la mano e siamo partiti da lì. Quando si parla di contratti si omette una parte importante del nostro modo di operare: lo Sponsor Meeting che quest’anno è previsto tra pochi giorni. Questo non è un semplice aperitivo tra imprenditori, è un vero e proprio momento di progettazione e pianificazione. Ciò che ci permette di chiamare i giocatori e proporre loro dei contratti nasce proprio dagli impegni che lì tutti ci prendiamo. Emergono consigli, spunti e spunti di cui poi mettiamo conto durante la stagione. All’incontro di quest’anno (come ai precedenti) l’azienda si presenterà con idee chiare e definite e proposte già precise. A presentare proposte saranno, come sempre, gli stessi partner. Ciò che conta è che dall’incontro con gli sponsor si esca con un piano definito di quella che sarà la prossima stagione, a partire dal budget. Questo rende più semplice il lavoro e hai più forza per prendere le decisioni più importanti. Possono anche emergere budget extra che ti permettono di fare cose che non ti aspettavi…

I tifosi sognano la Champions League.
Sogno anche di notte i rigori di Burela (sorride, ndr). Il torneo Europeo è uno dei nostri obiettivi e soprattutto abbiamo la voglia e l’intenzione di organizzarlo in Puglia. In questo senso abbiamo già preso contatti con partner per la logistica e l’ospitalità. La Divisione Calcio a 5 ci ha assicurato il suo sostegno. Aspettiamo la fine della stagione per muoverci ufficialmente e proporre alle aziende partner la nostra candidatura all’organizzazione. Sarebbe un altro sogno che si realizza portare la Champions League a Bari e poter riempire nuovamente i nostri stadi. Poi ovviamente il nostro sogno è vincere il torneo ma questo è un altro discorso. Parteciperemo al torneo, ovunque si svolgerà, per arrivare alla fine, poi vedremo. Come sempre l’obiettivo è essere protagonisti.

A proposito di Bari, quasi 5mila spettatori al Palaflorio
Domenica abbiamo chiuso un cerchio. Voglio approfittarne per ringraziare i Sindaci di Giovinazzo, Bisceglie, Mola di Bari, Bari che ci hanno ospitato in questi anni e dove abbiamo ottenuto le nostre vittorie. Prima abbiamo parlato di quale sia il nostro progetto. Ebbene è un progetto che muove oltre 2-3000 persone per riempire edifici che distano anche 30-40 km dalla nostra città. Non penso che sia una cosa facilmente replicabile. Probabilmente entro la fine di questo mese inizierà finalmente il cantiere del nostro edificio, che potrà contenere un terzo delle persone che domenica scorsa erano al Palaflorio. Ecco, se c’è un’altra cosa su cui ormai crediamo di avere le idee chiare è che anche quando avremo un nostro palazzetto continueremo a fare alcune partite, quelle con più spettatori nelle arene più grandi dell’area metropolitana barese. abbandonare l’idea di giocare a Giovinazzo, Bisceglie, Bari.

Siamo alla fine, chiudiamo con un nome per far sognare i tifosi mentre sono in vacanza?
Lui ride. Ma questa intervista serve per fare il punto o per sapere chi giocherà a Bitonto la prossima stagione? Abbiamo le idee chiare. Ci sono due o tre questioni di cui stiamo discutendo e forse su alcune di esse esiste già un accordo. Li porterò alla riunione degli sponsor. Quante volte vi è capitato di acquistare in anticipo un regalo di Natale e di conservarlo nell’armadio prima di consegnarlo? Oppure per trovare l’occasione o l’offerta giusta per il regalo che cercavi per la sera del 24? Auguro ai nostri tifosi delle bellissime vacanze, portando con sé l’orgoglio di essere tifosi neroverdi. Forse sapremo qualcosa il giorno prima del ritiro oppure il 15 agosto o anche il 2 luglio. Tutta questa gente che ha fretta è perché non è mai venuta in Puglia a godersi le vacanze. I nostri giocatori, infatti, stanno vivendo questo periodo con serenità. Al mare. Non mi piace questa corsa del mercato, è così bello questo tramonto pugliese. Ci aiuta a sognare. E il meglio deve ancora venire!

 
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