vogliono i rifiuti a Crotone – .

Il segretario della Federazione del Partito Democratico della provincia di Crotone, Leo Barberio, denuncia con forza l’imminente disastro per la comunità crotonese che si profila all’orizzonte.

«L’evidenza – scrive Barberio in una nota – è ormai chiara: il progetto per consentire all’Eni di abbandonare i rifiuti provenienti dalla bonifica dell’ex Pertusola a Crotone è quasi completato. Complici di questo disastro sono il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il ministero dell’Ambiente e il sindaco di Crotone Vincenzo Voce.

La conferenza dei servizi decisionali, in programma il 26 giugno al MASE, sarà il teatro di questo “omicidio perfetto”. La documentazione conferma la volontà di ENI Rewind di individuare siti per lo smaltimento di rifiuti speciali tossici all’interno del comune di Crotone. In particolare, una nota del 21 maggio 2024 registrata dal MASE (n. 93116) evidenzia la proposta della società Maio Guglielmo Srl per la realizzazione di un impianto in località Giammiglione, tentativo respinto sette volte negli ultimi 20 anni, che il la recente adozione del nuovo Piano Regionale Rifiuti da parte della Regione Calabria il 13 marzo 2024, unita alla richiesta di modifica del POB Fase 2 del 15 marzo 2024, apre un varco per la realizzazione di una nuova discarica.

Il MASE, senza alcun parere da parte delle autorità locali, sembra già dare per scontata la realizzazione di una discarica da cinque milioni di tonnellate di rifiuti, una decisione che comporterebbe gravi conseguenze per la comunità crotonese.

Il Partito Democratico, insieme ai consiglieri di minoranza del Consiglio regionale, sta cercando attivamente di modificare il Piano regionale dei rifiuti per evitare questa strage, convocando un consiglio ad hoc su richiesta congiunta di tutti i consiglieri di minoranza, ma il presidente della Giunta regionale Il consigliere Filippo Mancuso e la giunta guidata da Roberto Occhiuto provano a rinviare la seduta dimostrando una complicità che non possiamo tollerare.

Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ha dichiarato che “l’ENI non deve nulla alla città di Crotone”, non ha preso una posizione chiara preferendo pubblicare solo ciò che gli fa comodo, come la richiesta del MASE di avere una risposta alle sue domande, nascondendo però la risposta dell’Eni ricevuta il 28 maggio scorso.

L’unica soluzione per tutelare Crotone è modificare il Piano regionale dei rifiuti entro il 26 giugno. Non bisogna ascoltare la propaganda di Voce e Occhiuto che propongono una nuova legge per modificare il fattore areale, misura che arriverebbe troppo tardi per fermare la realizzazione della discarica di Giammiglione. Con la modifica del Piano regionale dei rifiuti si può rafforzare l’accordo del 2019 che obbliga Eni a smaltire i rifiuti fuori regione. Il Partito Democratico continuerà a battersi per il benessere e la salute dei cittadini crotonesi, opponendosi a ogni tentativo di sfruttamento del nostro territorio per interessi economici a scapito della nostra comunità.

Se la conferenza deliberante dei servizi del 26 giugno approverà le modifiche al POB fase 2 in uscita dei rifiuti a Crotone, si procederà per vie legali delegando il ricorso al TAR all’avvocato Pitaro, che segue gli aspetti legali della questione . Non permetteremo che venga perpetrata una simile ingiustizia nei confronti dei cittadini crotonesi”.

 
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