Il caso di Venezia e la consapevolezza della popolazione sull’innalzamento del livello del mare e sugli eventi estremi – Scienza – .

Il caso di Venezia e la consapevolezza della popolazione sull’innalzamento del livello del mare e sugli eventi estremi – Scienza – .
Il caso di Venezia e la consapevolezza della popolazione sull’innalzamento del livello del mare e sugli eventi estremi – Scienza – .

L’importanza che le popolazioni locali, gli stakeholder e i policy maker delle aree costiere siano consapevoli dell’innalzamento del livello del mare come uno dei principali effetti dei cambiamenti climatici è al centro di una pubblicazione curata dai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in collaborazione con il Radboud Radio Lab, Dipartimento di Astrofisica, Radboud University, Nijmegen, Olanda, la Isotech Ltd Environmental Research and Consultancy di Cipro, il Centro di Geomorfologia Integrata per il Mediterraneo e la Città di Venezia nella rivista ‘Rendiconti Lincei by Springer’.

Nello studio gli autori analizzano l’innalzamento del livello del mare nel Mediterraneo, che sta già avendo effetti sulle pianure costiere basse, sui delta dei fiumi, sulle lagune e sulle aree di bonifica. In particolare, per la Laguna di Venezia, vengono evidenziati gli impatti attuali e futuri dei cambiamenti climatici e della subsidenza e l’importanza della consapevolezza degli stakeholder locali nell’affrontare la sfida dell’innalzamento del livello del mare e degli eventi meteorologici estremi.

“L’innalzamento del livello del mare, soprattutto se localmente accelerato dalla subsidenza, sta provocando erosioni costiere sempre più gravi e diffuse, arretramento delle spiagge e inondazioni marine con impatti ambientali e socio-economici molto importanti sulle popolazioni costiere”, afferma Marco Anzidei, ricercatore INGV e primo autore dello studio.

Secondo le proiezioni del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), si prevede che gli effetti dell’innalzamento del livello del mare aumenteranno progressivamente entro il 2150 fino a circa 1,5 metri. In questo contesto estremamente critico per la maggior parte delle coste, lo studio si è concentrato su Venezia, città particolarmente esposta a questo fenomeno che qui è amplificato dalla subsidenza.

“I risultati dello studio evidenziano l’andamento attuale e futuro del livello del mare e i possibili scenari di piena in caso di assenza della protezione fornita dal Modulo Elettromeccanico Sperimentale (MoSE) che dal 2020 protegge con successo la città di Venezia dalle sempre più numerosi gli eventi di acqua alta.

Per comprendere la consapevolezza dei cittadini di Venezia nell’affrontare l’innalzamento del livello del mare, un gruppo di stakeholder è stato coinvolto attraverso un processo partecipativo strutturato, per sviluppare strumenti politici orientati verso soluzioni specifiche. I nostri risultati dimostrano che gli strumenti politici contengono azioni rilevanti, efficaci e attuabili derivanti dall’interazione delle parti interessate e dalla costruzione del consenso, identificando questioni rilevanti che dovrebbero essere prese in considerazione per le politiche di adattamento”, afferma Marco Anzidei.

Gli studi evidenziano che è disperatamente necessaria una più ampia partecipazione ai processi pubblici per tradurre gli strumenti politici in azioni concrete che aiutino le aree vulnerabili ad adattarsi all’innalzamento del livello del mare previsto entro la fine di questo secolo.

“I risultati delle ultime ricerche mostrano l’elevata esposizione delle coste del Mediterraneo agli effetti dell’innalzamento del livello del mare e agli effetti meteorologici estremi innescati dal recente riscaldamento globale legato alle attività umane”, aggiunge Tommaso Alberti, coautore dello studio.

In questo quadro complesso, che comprende le dinamiche della Terra solida e fluida, le parti interessate mancano di informazioni scientifiche rilevanti e facilmente comprensibili sugli impatti attuali e sull’evoluzione dei cambiamenti climatici.

“È quindi importante indagare le percezioni degli stakeholder sulle specifiche pratiche di mitigazione e adattamento da adottare nelle aree vulnerabili del Mediterraneo e – per questo specifico studio – nella Laguna di Venezia, al fine di colmare le lacune conoscitive non solo in termini di innalzamento del livello del mare ma anche di soluzioni di adattamento alle migliori pratiche per affrontare questa sfida. Questa esperienza ci ha insegnato che una partecipazione sempre più ampia ai processi pubblici è necessaria per tradurre gli strumenti politici in azioni concrete per aiutare le aree più vulnerabili ad adattarsi al livello del mare. ‘Innalzamento del livello del mare’, conclude Marco Anzidei.

Collegamento allo studio
https://link.springer.com/article/10.1007/s12210-024-01236-x?fbclid=IwAR31nhi0T1nqm2BafkzJ7A8FzROfnC5jjlpzLQhOHfYgZhH_oxRu8Ouq2Ns

 
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