Aeroporti a emissioni zero, Trieste punta sul solare e fissa la scadenza al 2027 – .

Aeroporti a emissioni zero, Trieste punta sul solare e fissa la scadenza al 2027 – .
Aeroporti a emissioni zero, Trieste punta sul solare e fissa la scadenza al 2027 – .

L’installazione dei moduli solari è solo il primo di una serie di passi che porteranno l’hub aereo di Trieste verso il carbon net, la cui scadenza è fissata per il 2027.

All’investimento nel solare, come è logico aspettarsi, la società dell’Aeroporto di Trieste ha aggiunto quello per la flotta terrestre 100% elettrica.

Negli ultimi due anni l’Aeroporto di Trieste ha iniziato a puntare molto sul rafforzamento dello scalo triestino, rilanciandolo anche in termini di immagine, con i nuovi Airbus ITA con livrea personalizzata della Regione FVG.

La sinergia tra la Regione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Ronchi dei Legionari ha agevolato e sostenuto l’installazione del più grande impianto fotovoltaico aeroportuale d’Italia e di un adeguato sistema di accumulo energetico.

Entrambe le operazioni rientrano nel progetto Noemix, che comprende la progressiva sostituzione delle auto di servizio della Pubblica Amministrazione regionale con auto elettriche.

L’Aeroporto di Trieste ha dichiarato che da aprile 2023 (data di inizio produzione) fino al prossimo ottobre il sistema fotovoltaico+accumulo coprirà il 100% del fabbisogno energetico dello scalo.

Il parco solare è stato realizzato su due aree distinte, ottimizzando lo spazio a disposizione: la prima copre l’edificio ad essa dedicato “parcheggio multipiano” dell’aeroporto, il secondo si trova in zona “lato volo” in modalità “sdraiato a terra”.

Numeri alla mano, la potenza complessiva del sistema è attestata poco più di 3 MW (3.143 kW per la precisione), affiancato da un sistema di storage da 600 kW di potenza.

Il costo di realizzazione, al quale ha contribuito anche la Regione FVG, è pari a € 3,5 milioni di euro; l’eventuale produzione in eccesso viene immessa nella rete, diventando una risorsa energetica rinnovabile a disposizione della comunità.

Come anticipato, il passo quasi obbligato dell’Aeroporto di Trieste è stato l’acquisto di una nuova flotta di mezzi terrestri (in totale 29 mezzi), 100% elettrici, per i servizi di movimentazione.

Marco Consalvo, amministratore delegato dell’Aeroporto di Trieste, ha dichiarato:

L’aeroporto del Friuli Venezia Giulia punta ad incrementare in modo significativo e costante i collegamenti aerei internazionali e le frequenze dei voli nazionali. Questo sviluppo dei collegamenti andrà di pari passo con il raggiungimento delle zero emissioni di CO2 prodotte dal gestore aeroportuale entro il 2027. Grazie al nuovo impianto fotovoltaico, già in funzione da fine marzo, integrato con batterie di accumulo dell’energia e al nuovo aeroporto totalmente elettrico veicoli, stiamo raggiungendo un obiettivo importante e coesistente del processo di decarbonizzazione della riduzione. Obiettivo reso possibile grazie al costante coordinamento e supporto di ENAC e Regione. Il bene primario e distintivo del Friuli Venezia Giulia è il suo patrimonio naturale quasi incontaminato, la sfida è preservare il territorio rendendolo sempre più fruibile.

Come anticipato nel primo paragrafo, l’installazione dell’impianto fotovoltaico e del sistema di accumulo sono solo i primi passi verso il raggiungimento dell’obiettivo, fissato per il 2027, del net zero all’aeroporto di Trieste.

La società di gestione prevede ulteriori investimenti mirati miglioramento dell’efficienza energeticaa, attraverso la riduzione delle dispersioni termiche, l’installazione di nuove unità di trattamento aria e pompe di calore di ultima generazione.

Oltre ai contributi della Regione, l’Aeroporto di Trieste ha potuto contare su quelli messi a disposizione dall’Enac attraverso un bando pubblico (vinto dalla società); gli stanziamenti dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile erano pari a 2,7 milioni di euro, integrati con 911.600 euro di autofinanziamento da parte dell’Aeroporto del Friuli Venezia Giulia.

Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ha commentato:

Attualmente l’impianto fotovoltaico di Trieste è il più importante in Italia nel settore aeroportuale, nonché il più grande della regione che già garantisce il 75% del fabbisogno dello scalo.

Pierluigi Di Palma, responsabile dell’Enac, ha aggiunto:

La svolta green dell’aeroporto di Trieste rappresenta un ulteriore passo nel processo di conciliazione del trasporto aereo con l’ambiente.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Consegnate le aree per i cantieri della Ciclovia Tirrenica – .
NEXT “Ho visto tutto”, racconta l’ex boss Guarino dell’omicidio Ferrara al bar Mary – .