Provincia di Modena» Mirandola, il presidente della Provincia Fabio Braglia. Con il Prefetto di Modena incontra lavoratori e sindacati – .

Provincia di Modena» Mirandola, il presidente della Provincia Fabio Braglia. Con il Prefetto di Modena incontra lavoratori e sindacati – .
Provincia di Modena» Mirandola, il presidente della Provincia Fabio Braglia. Con il Prefetto di Modena incontra lavoratori e sindacati – .

Avviare tempestivamente un tavolo interistituzionale per evitare il licenziamento dei tanti lavoratori Bellco, che oggi vivono nell’incertezza sul loro futuro e ai quali diamo il nostro massimo sostegno e sostegno per superare positivamente questa crisi e per arrivare ad una soluzione che eviti di portare centinaia di persone di famiglie e di un’intera comunità in ginocchio.

È quanto ha ribadito lunedì 17 giugno il presidente della Provincia di Modena, incontrando insieme al prefetto di Modena Alessandra Camporota, i lavoratori della Bellco di Mirandola, l’azienda biomedicale della multinazionale Mozarc, che lo scorso 12 giugno aveva comunicato le sue intenzioni di fermare la produzione di macchine per dialisi e relativi materiali di consumo, con conseguente licenziamento di 350 dipendenti.

Nel corso dell’incontro, alla presenza dei sindacati che da giorni manifestano davanti ai cancelli aziendali a fianco dei lavoratori, la Provincia di Modena e la Prefettura si sono impegnate ad «agire con ogni forma istituzionale per trovare una soluzione che garantisca siano mantenuti gli attuali livelli occupazionali, con il fermo impegno a non lasciare soli i lavoratori. Insieme ai sindacati, che ringraziamo per il loro costante e prezioso lavoro, intendiamo portare queste istanze a ogni livello istituzionale, coinvolgendo tutti i livelli di governo, affinché la crisi sia scongiurata. Bellco è un tassello molto importante di un distretto, quello biomedicale della bassa modenese, che rappresenta un’eccellenza nel Paese e in Europa. La garanzia di questo successo è assicurata dalle persone ed è impensabile farne a meno, soprattutto in un mercato che ricerca e premia sempre più il valore e la qualità dei prodotti”.

Attualmente l’azienda, fondata da Mario Veronesi nel 1973 e che rappresenta un pezzo di storia del distretto biomedicale modenese, ha garantito continuità solo per il settore ricerca & sviluppo e per le funzioni di supporto che non saranno interessate dalla riorganizzazione.

 
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