“Serie A? L’ambizione è sempre stata lì. Un onore essere il capitano” – .

“Serie A? L’ambizione è sempre stata lì. Un onore essere il capitano” – .
“Serie A? L’ambizione è sempre stata lì. Un onore essere il capitano” – .

Alessandro Bellemocentrocampista e capitano del Come ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale del club comasco. Tanti gli argomenti trattati, a partire dall’infanzia: “Il calcio è sempre stato seguito nella mia famiglia: da mio padre Bruno, a mio nonno Stellio, a mio fratello, che ha iniziato a giocare nella squadra della mia città, il Chioggia. Da fratello minore volevo diventare come lui. Abbiamo iniziato a giocare per strada, sui campi. Mio fratello è stato quello che mi ha influenzato di più all’inizio e, quando mi sono trasferito dalla mia città natale per giocare a Padova, mi ha spinto a continuare”.

Il calcio e altro ancora sono tra i suoi interessi
“Quest’anno, quando è stato possibile, ho seguito tanto la Serie B. Per il resto guardo poco il calcio, cerco di fare altro e guardare altri sport. Ho pensato spesso di iscrivermi all’università, a Scienze Motorie, ma ogni volta che sembrava esserne convinto, alla fine mi sono tirato indietro. Mi dispiace ma penso che adesso, arrivati ​​a questi livelli, sia giusto concentrarsi pienamente sul lavoro. Nel tempo libero cerco sempre di tenermi informato, guardo documentari, seguo travel blogger. E leggo molto, titoli diversi, a seconda dei momenti. Come il libro di Liliana Segre, che ho letto dopo il nostro incontro quest’estate in ritiro, o i tre libri che ho letto per migliorare il mio inglese”.

Como in Serie A: un’impresa pianificata
“L’ambizione c’è sempre stata ed è sempre stata percepita. Ma poi tra il dire e il fare… Siamo stati bravi e la società è stata brava a metterci a disposizione tutto quello di cui avevamo bisogno. Nel cuore porto due vittorie in particolare: quella contro il Livorno, arrivata dopo una sconfitta, e quella contro l’Alessandria, che ha sancito la promozione in Serie B. Il gruppo storico di questa squadra è quella che per me è diventata un’azienda di amici. Sono molto d’accordo con Solini, anche solo per il fatto che viviamo nello stesso condominio e andiamo sempre ad allenarci insieme”.

La fascia di capitano e i tifosi del Como
“Scendere in campo con la fascia da capitano per me è un onore. Scendo con la fascia ma ci sono tanti capitani in questo gruppo, è una squadra composta da più pilastri. Gli ammiratori? Sento il loro affetto che è totalmente ricambiato. Penso che i tifosi apprezzino il fatto che lui si sia sempre sudato la maglia, che non sia mai stato fuori posto come capitano, che io cerco – anche se forse non sempre ci riesco – di fare bene le cose”.

 
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