«Il nostro territorio è una “boutique” che deve relazionarsi con il mondo» – ilBustese.it – .

«Il nostro territorio è una “boutique” che deve relazionarsi con il mondo» – ilBustese.it – .
«Il nostro territorio è una “boutique” che deve relazionarsi con il mondo» – ilBustese.it – .

Dopo i magazzini di MalpensaFiere, gli hangar dell’aeroporto di Brughiera, lo scenario diAssemblea Generale di Confindustria Varese ma non gli obiettivi e le richieste degli industriali della nostra provincia.

È successo questa mattina nello stabilimento Mv Agusta di Schiranna, sulle sponde del Lago di Varese, non ancora del tutto tornato al suo centro, l’annuale incontro dell’associazione alla presenza del nuovo leader nazionale Emanuele Orsini, delle istituzioni, del mondo della politica locale, del sistema economico varesino.

Nel suo rapporto il presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi ha analizzato l’attuale complessa situazione socioeconomica e delineato le sfide future del sistema varesino, andando oltre il mero aspetto economico.

«Oggi parliamo di sviluppo e futuro, lo facciamo in un mondo che ancora una volta è purtroppo cambiato in peggio – ha esordito Grassi – una battuta d’arresto che dobbiamo contrastare. Ma potremo farlo solo se inizieremo a praticare un progresso civile basato sulla crescita economica e sull’avanzamento tecnologico governato da un nuovo umanesimo”.

La nuova Europa deve basarsi sulla centralità del businesscon una vera politica industriale che sostenga il Green Deal.

«Dobbiamo rivedere continuamente gli scenari economici in cui, anche come imprese, operiamo – ha proseguito il leader degli industriali varesini – questo vorremmo provare a fare con questa nostra Assemblea. Vogliamo proporre una via da seguire”.

Tre mappe da seguire: uomo, economia e innovazione.

«Alle iniziative della singola azienda va aggiunta un’imprescindibile azione di sistema per garantire una qualità della vita che passi anche da un adeguato livello di retribuzione netta. Torniamo a chiedere un taglio strutturale del cuneo fiscale. E in tema di sicurezza vogliamo anche ricordare il costante miglioramento dell’azione di prevenzione per la quale rivendichiamo impegno e risultati importanti con gli accordi sulle pause formative e sul monitoraggio dei mancati incidenti” ha aggiunto Grassi ringraziando i sindacati e il Prefetto di Varese .

Il presidente di Confindustria Varese rivendica una maggiore apertura alla società con l’obiettivo di proseguire su questa strada perché non c’è sviluppo senza progresso sociale.

«Varese con i suoi quasi 900mila abitanti, 25,5 miliardi di valore aggiunto e 12,6 miliardi di export è un “territorio boutique”, ma deve avere l’ambizione di relazionarsi con il mondo» Grassi ha sottolineato con orgoglio.

Ha ricordato il leader degli industriali varesini le 5 linee strategiche di Confindustria Varese ma servono nuove infrastrutture, come la nuova Hydrogen Valley che si sta costruendo nella provincia.

Impossibile non parlare di Malpensa quando si parla di infrastrutture. «Abbiamo la fortuna di avere Malpensa su questo territorio, non manchiamo di valorizzarne il piano di sviluppo. A questo proposito rivolgo un appello a superare presto lo stallo attuativo che ha fatto seguito alle decisioni, adottate a fine 2023 con il Decreto Aria, che riconoscono Malpensa come infrastruttura strategica per il Paese” le chiare parole di Grassi.

«Il Piano Transizione 5.0 del Governo in questo senso va ripensato. Non funziona nel modo in cui è stato impostato. Con gli attuali orizzonti temporali non supporta lo sviluppo del sistema industriale. Aspettiamo da almeno 6 mesi i decreti attuativi, che cominciano solo adesso ad uscire, che indichino come accedere agli incentivi per gli investimenti che dovremmo concludere entro il 31 dicembre 2025. Non chiediamo aiuti o aiuti. Chiediamo una strategia Paese a lungo termine” ha esortato Grassi.

Al centro c’è sempre il progetto MILL che nascerà a fianco della LIUC e che è entrato nella fase esecutiva. In questo passaggio il presidente di Confindustria ricorda la sindaca di Castellanza Mirella Cerini scomparsa prematuramente il 25 aprile.

Altro passo importante del rapporto è la valorizzazione dell’Europa nel nostro territorio a partire dal CCR di Ispra, l’unico in Italia e il più grande in Europa dove lavorano 2mila persone, di cui il 70% ricercatori.

«Come Confindustria Varese, nell’ultimo anno, abbiamo iniziato a confrontarci maggiore intensità con il CCR. Una collaborazione strutturata CCR-Confindustria potrebbe fungere da anello di congiunzione tra ricerca, politica e imprese”.

Grassi ha chiuso la sua relazione con un’esortazione che non riguarda solo gli imprenditori.

«Non è più il tempo di altisonanti dichiarazioni di intenti, ma di concretezza – ha concluso – per questo invito le aziende a tenere gli occhi ben aperti sul mondo e a farlo partecipando alla fitta rete di attività che, come Confindustria Varese, proponiamo. Verso la Varese del prossimo futuro, che nella nostra visione immaginiamo: innovativa, tecnologica, sostenibile, inclusiva, europea. In una parola, industriale”.

 
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