vacanze solidali per minori e accompagnatori dall’Ucraina – .

Lamezia Terme – Nei giorni scorsi, nel salone della parrocchia di San Giuseppe Artigiano, alla presenza del direttore della Caritas, don Fabio Stanizzo, si è svolta una riunione organizzativa in attesa dell’arrivo di 42 ragazzi e ragazze con otto accompagnatori, che, proveniente da Nikopol in Ucraina, arriverà a Lamezia Terme il primo luglio per trascorrere quindici giorni di spensierata convivenza lontano da quel territorio devastato dalla guerra. “Durante l’incontro – si legge in una nota della Caritas – è stato affrontato un punto di vista organizzativo e logistico, pensando ad attività ricreative e di intrattenimento per tutti i bambini, gli adolescenti e gli adulti che li accompagnano, in sinergia con tutti i religiosi, gli operatori e i volontari. disponibili e coinvolgendo le comunità locali”.

“Le esperienze di accoglienza vissute nell’ultimo anno – informano – sono state estremamente positive e intense e hanno permesso di aiutare bambini e ragazzi nell’elaborazione del trauma della guerra, offrendo loro luoghi sicuri in cui confrontarsi e crescere con fiducia in un futuro di pace. Ecco come il valore umano e sociale che si è sviluppato in questi anni è immenso e può essere sintetizzato negli effetti che ha prodotto in passato sugli operatori sanitari, che si sono trovati in una condizione delicata e con ruoli sovrapposti come educatori, operatori, ma anche rifugiati; sui minori, che hanno potuto trascorrere una vacanza serena, e sulle comunità accoglienti che hanno sperimentato la solidarietà e la generosità, in un prezioso processo di condivisione”. “Il programma, avviato nel 2022, subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, e sostenuto dalla Conferenza Episcopale Italiana ha permesso di accogliere in Italia, ad oggi, più di 700 minori e adulti accompagnatori che anche quest’anno, da Dal 15 giugno al 30 agosto consentirà ad altrettanti minori, con i loro accompagnatori, in periodi e luoghi diversi, di trascorrere una vacanza in Italia lontano dalla guerra e dalle difficili condizioni in cui vivono ormai da più di due anni”.

“Il progetto “Insieme è più bello” – informano – non è solo un progetto gradito ma è una straordinaria occasione di animazione comunitaria. Partendo da noi stessi, dalle nostre équipe, dalle nostre delegazioni, siamo chiamati a coinvolgere e mettere in rete le diverse realtà territoriali: la comunità cittadina, le scuole, i comuni, le associazioni, la comunità ecclesiale (parrocchie, gruppi, movimenti), i giovani e tutte le persone intercettate dalle diocesi accoglienti, poi l’incontro con i bambini e i giovani, la comunità è accompagnata nella costruzione di una fraternità solidale che abbia a cuore il tema della pace, che sappia custodire quel senso profondo di umanità, che è espressione di carità”.

Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, lo scorso 20 maggio, davanti all’Assemblea generale dei vescovi, aveva auspicato la promozione di “azioni di solidarietà” e la definizione di “soluzioni inclusive e veramente incisive, capaci di rafforzare il senso di comunità e la cura reciproca, perché nessuno sia escluso o lasciato indietro” e che le comunità diventino “luoghi di accoglienza per tutti” perché “è accoglienza che allarga anche il cuore e diventa testimonianza di una rinnovata cultura di pace: in questo senso accoglieremo i minori provenienti dall’Ucraina per un’estate di solidarietà”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Futuro Marin, ottimismo sulla permanenza al Cagliari? La decisione dipende da QUESTA cosa – .
NEXT “Stiamo lavorando per superare i ritardi accumulati nel tempo” – .