Consorzi di bonifica, doppio vincolo di mandato. A Piacenza 600mila euro per la cura del territorio – .

Consorzi di bonifica, doppio vincolo di mandato. A Piacenza 600mila euro per la cura del territorio – .
Consorzi di bonifica, doppio vincolo di mandato. A Piacenza 600mila euro per la cura del territorio – .

Commissione Politiche Economiche presieduto da Manuela Rontini ha espresso parere favorevole alle proposte di modifica degli statuti degli otto Consorzi regionali di bonifica (Consorzio di bonifica Piacenza, Consorzio di bonifica Parma, Consorzio di bonifica Emilia Centrale, Consorzio di bonifica Burana, Consorzio di bonifica Renana, Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara, il Consorzio di Bonifica Romagna Occidentale, il Consorzio di Bonifica Romagna (tutti di primo grado) ed il Consorzio di Bonifica di secondo grado per il Canale Emiliano-Romagnolo).

Il Consiglio ha spiegato che negli anni è stato necessario aggiornare gli Statuti per raggiungere obiettivi di maggiore semplificazione normativa. Per tutti gli statuti è abrogato l’articolo 8 che fa riferimento al voto elettronico (legge regionale numero 10 del 2023). Rispetto al Consiglio di Amministrazione è stato modificato l’articolo 22, nel quale la procedura per la nomina dei rappresentanti dei Comuni è avviata dalla Regione. Viene poi inserito il vincolo del doppio mandato per il presidente e il supplente e questo vale per tutti gli Statuti, mentre per quanto riguarda le modalità di voto, lo scrutinio segreto avviene solo se è garantita la riservatezza e l’immutabilità del voto ( cioè in presenza). Sono meglio specificati i compiti del consigliere che avrà la delega di presidenza nelle commissioni di gara e di concorso. Viene eliminata la necessità della firma del presidente e del vice sugli ordini di pagamento. Inoltre il Consorzio Burana introduce la comunicazione telematica. Il Consorzio Piacenza, per effetto della legge regionale 5/2017, si trasforma da consorzio interregionale a regionale: prendendo così atto della separazione dei Comuni della provincia di Pavia che rientrano nella Lombardia.

Per il Consorzio di bonifica di secondo grado del Canale Emiliano-Romagnolo (Cer), la modifica prevede che lo Statuto debba essere approvato dall’Assemblea. Per quanto riguarda l’ineleggibilità dei delegati, essa va da due a tre anni dalla data del pensionamento, mentre per le responsabilità del comitato amministrativo si aggiunge la possibilità di collaborazioni e accordi di programma per sviluppare progetti con le pubbliche amministrazioni. Un nuovo articolo prevede inoltre che il presidente del Cer possa invitare nel comitato amministrativo chiunque abbia un interesse nel Consorzio, ma senza diritto di voto. Anche qui vigerà il vincolo del doppio mandato. Infine, sono stati introdotti due articoli relativi all’organizzazione e ai compiti dell’amministratore e alla possibilità di regolamenti interni.

CURA DEL TERRITORIO, PIANO DA 3,8 MILIONI – Un piano di interventi da oltre 3,8 milioni di euro per la cura del territorio. Là Commissione Politiche Economiche ha inoltre espresso parere favorevole al programma triennale degli interventi di bonifica e irrigazione del demanio 2024-2026. Il programma stanzia complessivamente 3.803.750 euro per gli otto Consorzi di bonifica presenti nella regione: 1.025.000 per il 2024, 1.425.000 per il 2025 e 1.353.750 per il 2026. Il voto favorevole è avvenuto dopo la presentazione in commissione da parte del consiglio (Servizio Difesa Territoriale ). In parte il programma era già stato approvato per gli anni 2024-2025. La Giunta ha illustrato il piano per il 2026: ci saranno finanziamenti per 812mila euro di interventi distribuiti ai consorzi per la manutenzione degli impianti esistenti e oltre 541mila euro di finanziamenti per la manutenzione delle opere pubbliche di bonifica nelle aree montane (anche per le strade di bonifica, soprattutto nelle province di Parma e Piacenza). Il finanziamento complessivo è di un milione e 353mila euro oltre ai fondi 2024 e 2025.

Nel dettaglio, nel triennio, i 3,8 milioni complessivi sono così suddivisi su base provinciale: a Piacenza oltre 600.000 euro, a Parma circa 570.000, a Reggio Emilia quasi 450.000, a Modena oltre 390.000, a Bologna 651.834, a Ferrara quasi 300.000, a Ravenna circa 350.000, a Forlì-Cesena oltre 210.000, a Rimini quasi 16.000 euro.

 
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