Stress idrico nelle Marche al 4,4%, su una scala da 5 a .

Stress idrico nelle Marche al 4,4%, su una scala da 5 a .
Stress idrico nelle Marche al 4,4%, su una scala da 5 a .

ANCONA – Sono 12 le regioni italiane ad alto stress idrico: Basilicata, Calabria, Sicilia, Puglia Campania, Lazio, Marche, Umbria, Toscana, Molise, Sardegna e Abruzzo. Gli esperti – riferisce la Water Value Community for Italy di The European House Ambrosetti – stimano che entro il 2030 lo stress idrico si intensificherà ulteriormente in alcune regioni italiane, con un aumento dell’8,7% in Liguria, del 6,1% in Friuli-Venezia Giulia e del 5,7% in Italia. Marche. Con l’indagine 2023, la Regione Marche presenta un tasso di stress idrico (rapporto tra prelievi idrici totali e disponibilità di acque superficiali e sotterranee) pari al 4,4%, su una scala fino a 5. Una situazione di siccità che impatta sull’agricoltura e sull’energia idroelettrica, causato dal riscaldamento globale che ha ridotto le precipitazioni. “La situazione idrica in Italia – spiega Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di The European House – Ambrosetti – richiede un’azione immediata e concertata. Serve un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni ai cittadini, per promuovere pratiche sostenibili di gestione dell’acqua e investire in tecnologie innovative che permettano di affrontare questa emergenza”. Quindi, un ammodernamento che porti a una maggiore efficienza delle infrastrutture idriche, “per ottimizzare la raccolta e lo stoccaggio dell’acqua”. Solo con un “approccio integrato e lungimirante, che deve essere portato avanti anche dai cittadini, potremo garantire la sicurezza idrica del nostro Paese e la prosperità delle generazioni future”.

 
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