“Cianobatteri nel mare di Rodi Garganico. La Regione Puglia si attivi” – .

È stato promosso da Atas, Associazione Tutela Ambiente di Lido del Sole, e da Adiconsum, Associazione Tutela Consumatori di Foggia, a nome di tutti i soci nonché dei principali operatori turistici e commercianti del Lido del Sole, diffida ai sensi e nei termini stabiliti dalla Legge 241/1990, a firma dell’Avv. Salvatore Basso, nei confronti di tutti gli organi competenti”. Lo si apprende in una nota stampa diffusa dalle due associazioni.

“Lido del Sole, la seconda marina di Rodi Garganico, è una località balneare della costa garganica che si trova sulla costa settentrionale del Gargano, su un tratto di costa lungo circa 5 chilometri, compreso tra Rodi Garganico a est e Foce Varano , frazione di Ischitella, Ovest. Il paese è situato in un’area prevalentemente sabbiosa, un tempo costituita interamente da dune, pochi chilometri ad est del Lago di Varano. La costa, che volge verso nord, è caratterizzata da lunghe spiagge sabbiose con fondali bassi. La sabbia che compone le spiagge è chiara e caratterizzata da granulometria particolarmente fine.

Il turismo è un settore fondamentale, anzi l’unico, nell’economia di Lido del Sole, in quanto, pur avendo caratteristiche stagionali, l’afflusso turistico raggiunge punte di diverse decine di migliaia di presenze nella stagione estiva.

Lido del Sole, quindi, ha una ragione di esistere come località balneare: attività e luoghi esistono solo nella misura in cui offrono ai vacanzieri la possibilità di usufruire di quello che era, notoriamente, uno dei tratti di mare più puliti e incontaminati dell’intero Gargano.

Tuttavia, come è noto agli enti in questione, da diversi anni e, cosa ancora più grave, dalla scorsa estate, si è verificata una emergenza dell’ecosistema lagunare di Varano causato dalla presenza di Cianobatteri oltre il limite di legge, che ha conferito alle acque del lago e del tratto di mare compreso tra Canale Capoiale, Foce Varano e Lido del Sole un colore verdastro o bruno fangoso, con massiccia presenza di alghe, lunghe scie di schiuma, al punto da determinare (agosto 2023) il divieto di balneazione, con evidenti gravi conseguenze sulle attività economiche ivi localizzate nonché pericolo per la salute pubblica. Ma già prima del suddetto divieto, quanto sopra descritto rendeva impossibile l’ingresso e ancor più la permanenza in acqua”.

E continuano: “Ad oggi, però, nonostante gli interventi promessi a seguito dell’emergenza dello scorso anno, non sembra essere stato fatto nulla di decisivo, come purtroppo confermato dal fatto che il problema si è ripresentato già da qualche settimana, visto che le acque sono tornate ad essere fangose ​​e di colore scuro verdastro. Inoltre questo increscioso problema non potrà che peggiorare con il prossimo arrivo della stagione calda, con un ulteriore e significativo peggioramento dei danni”.

“Prendiamo atto – dichiarano Roberto Nigro e Giovanni d’Eliapresidenti delle due associazioni – di quanto affermato e pubblicato dal vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, a seguito dell’incontro con i sindaci di Cagnano Varano, Carpino, Ischitella e Lesina, e confidiamo che gli impegni assunti, per quanto tardivi, si traducano in azioni concrete atte a salvaguardare l’imminente stagione balneare e, da settembre, a risolvere definitivamente il problema. Ma se ciò non dovesse accadere, proseguiremo con determinazione l’azione intrapresa fino alla richiesta di accertamento – in ogni sede, nessuna esclusa – delle eventuali responsabilità nonché del risarcimento dei danni”.

Seguici su Instagram – Clicca qui

Ricevi gratuitamente notizie sul tuo Facebook Messenger. Ecco come

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV hanno rappresentato l’Italia in Norvegia – .
NEXT Successo a Pescara per Francesco D’Augelli del San Salvo Boxe – .