E’ successo questa mattina a Nel carcere di Ragusa l’udienza per convalidare il fermo della Polizia Giudiziaria nei confronti di Wajdi Zaoualiil trentenne di origini tunisine che a Vittoria, nel Ragusano, sterminò la sua famiglia dando fuoco alla casa di via dell’Unità.
La madre, Mariem Sassi, di 55 anni, e la figlia maggiore, Samah Zaouali, di 34 anni, sono morte a poche ore di distanza l’una dall’altra il 13 giugno. Il padre Kamel Zaouali, membro del consiglio direttivo della comunità islamica di Vittoria, e la figlia più piccola Omaima, di 19 anni, sono ancora ricoverati in terapia intensiva a Palermo e Catania.
Il giudice per le indagini preliminari Vincenzo Ignaccolo ha convalidato l’arresto dell’uomo accusato di aver ucciso la madre Mariem Sassi e la sorella Samah Zaouali, 34 anni. L’uomo avrebbe dato fuoco all’abitazione della famiglia, in piazza Unità, dopo aver cosparso le stanze con liquido infiammabile.
Nell’udienza di questa mattina, alla presenza del pubblico ministero Martina Dall’Amico e del difensore Giovanni Ascone, Wajdi ha fatto ammissioni e risposto alle domande del gip. Ascone aveva chiesto una misura meno afflittiva e, in alternativa, il ricovero in una struttura sanitaria in condizioni di sicurezza o la detenzione in un carcere con sezione psichiatrica. Il giovane, infatti, era in cura presso il Dipartimento di Salute Mentale.
, dà fuoco all’abitazione con all’interno i familiari: convalidato arresto – .){kind=link}